Leggo tante sbrodolature autoreferenziali in vista del prossimo flop elettorale del maggio prossimo e ringiovanisco.

 

Non servono le miracolose pozioni dei centri del benessere!

 

La mia età anagrafica retrocede di cinque anni, a quando nell’autunno del 2013 “Bibì” porgeva al Mago Zoc la stampella di “Rinascimento per Sanremo” e prenotava il ritorno allo “shopping spree” di fine secolo.

 

Giudicato impresentabile da Alfano (N.C.D.) nella corsa al laticlavio dell’anno prima e scottato dalla forma-Partito, il coniatore di liste ripiegava sul “civico” come terza gamba assieme a quelle di “Amo Sanremo” e “Sanremo è Sanremo” in appoggio al sindaco uscente.

 

Poi le cose per il Mago sono precipitate, invece di far sparire il coniglietto nel cilindro è sparito lui, e “Bibì” a primavera dell’anno dopo tornerà all’ovile di Partito (N.C.D.) da   candidato sindaco “non piovuto dall’alto, ma scelto dal basso” come Angelino in videoconferenza dal Viminale terrà a sottolineare.

 

Sul suo red carpet si avvicenderanno tre ministri, Interno, Sanità e Infrastrutture con la benedizione del clan Bertone in Vaticano e dell’apparato di Partito diretto dal coordinatore Minasso.

 

Come adesso anche allora il centro-destra sanremese non sapeva dove sbattere la testa e “Bibì” che aveva scritto sulla maglietta “Nuovo Centro Destra”, invece di dare segnali di collaborazione in vista del ballottaggio con la corazzata PD a rimorchio di  quattro liste civiche, preferiva polemizzare col Mago rinunciatario Zoc e col suo padrino Sciaboletta che nel 2009 lo aveva fatto piovere dal cielo e ironizzare sullo spavento che avrebbe messo in corpo a Solerio che si era ritirato dalle primarie del “Vecchio Centro Destra” di  Forza Italia” e “Fratelli D'Italia - Alleanza Nazionale”.

 

Il resto lo sappiamo, ma è bene rinfrescare la memoria: al primo turno 682 sanremesi su 29.821 misero la croce sul simbolo “N.C.D.” e 11 di loro anche sul suo candidato sindaco, il che tradotto in percentuale significa il 2.41% dei voti validi, sorpassato anche da sei delle otto liste civiche di appoggio ai vari Partiti.

 

Non meglio era andata alla Lega di Oddo all’insegna di "Basta €!” e con l’appoggio di “Ricostruiamo Sanremo” nel disperato tentativo di mettere insieme i cocci di un vaso di Pandora che prima Bottini e vent’anni dopo il Mago Zoc avevano mandato in frantumi.

 

In fatto è che l’onda lunga del malcontento corre veloce e solo le volpi riescono a saltarci sopra e a fare piroette e acrobazie, come sono riusciti a fare per dodici anni sulla destra prima “Bibì” e poi il Mago Zoc col surf di “Forza Italia” e per dieci anni sulla sinistra prima Borea con l’Ulivo e poi Biancheri con la tavola volante del PD di Renzi.

 

Ma l’onda non torna mai indietro e neanche Sanremo è un paese per volpi, perché, come avverte il detto popolare, prima o poi finiscono tutte in pellicceria e, aggiungo io, i sanremesi questa volta hanno imbracciato la doppietta.