Troppi film di James Bond, mi è venuta la sindrome Spectre, devo smettere, la storia dell’Impero del Male è allucinogena, il Regno di Satana è una semplice metafora, un fantasioso modo di dire”.

Il mio proposito era questo, però, subito dopo ecco intervenire la realtà a impedirmelo e anzi a rincarare la dose.

La colpa è dell’Impero del Bene con capitale Toronto in Canada dove la locale università ospita un laboratorio da “Urlo” intitolato, appunto, “Munk School of Global Affairs & Public Policy” nel quale viene servito un cocktail di tecnologia dell'informazione e della comunicazione, di diritti umani, e di sicurezza globale.

Mission piuttosto ambiziosa, una politica strategica di alto profilo nel contrasto allo stalkerware e allo spyware cibernetico.  

Di chi e ai danni di chi?

Agli inizi erano finiti nel mirino soltanto i comportamenti intrusivi dei singoli cittadini sospetti e/o effettivi portatori di corna che usavano app e cyber dispositivi per sorvegliare il proprio partner intimo ritenuto a basso indice di fedeltà e lo facevano da remoto e in tempo reale spiando i messaggi di testo, le e-mail, le foto, i video, le chiamate telefoniche in entrata e in uscita, la posizione GPS, le password di account bancari o di altro tipo, gli account di social media fino a entrare nelle mutande e a infilarsi sotto le lenzuola.  

Violazione dei diritti umani e della privacy e un lungo e brutto corteo di violenze domestiche, questa la grave censura pubblica del Laboratorio e di qui la strategia di contrasto che non potendo impedire il peccato se la prende con il peccatore, cioè con chi ha fornito il prodotto spyware al geloso e/o cornuto, magari mascherandolo da dispositivo di monitoraggio dei bambini o dei dipendenti.

Poi hacker, maniaci, gelosi, cornuti, molestatori seriali, guardoni e figure del genere hanno ceduto il passo alla categoria superiore, quella delle intrusioni degli spioni industriali e del marketing nelle politiche pubbliche delle imprese, nel trattamento dei dati e ella loro privacy finanziaria, commerciale, legale e fiscale.

Dopo di che il grande salto dal singolo al collettivo, dal business privato alla policy pubblica, dal cittadino e dai giornalisti suoi intermediari fino al Potere e ai giornalisti suoi bodyguard.

I giornalisti, come vedete, ci sono sempre e comunque, anche loro sono partner intimi a basso indice di fedeltà e vittime di stalkerware e allo spyware cibernetico.

È per difendere loro che dalle parti di Tel Aviv l’Impero del Bene canadese ha identificato nell’azienda israeliana NSO Group del ramo “cyber intelligence for global security and stability” produttrice dello spyware Pegasus il “famigerato” peccatore che rifornisce di armi l’Impero del Male e contro di lei ha snudato la spada.

È come se l’ingegnere Michail Timofeevič Kalašnikov che ha brevettato l’omonimo fucile AK-47 fosse chiamato a rispondere dell’uso che in 74 anni ne è stato fatto nel mondo, anche se lui dirà che avrebbe preferito progettare un tagliaerba.

Identico ragionamento è stato fatto dall’azienda produttrice nella causa in corso negli Stati Uniti contro Facebook per l’inoculazione di Pegasus sui device Apple usando Whatsapp come cavallo di Troia.

Ma c’è di più e davvero di inquietante.

Possibile che NSO Group accusato di essere con Pegasus il fornitore n.°1 dell’Impero del Male sia anche lo sponsor principale di “2021 ISS World Europe” che nei giorni 7-8 e 9 dicembre 2021 si terrà al Clarion Congress Hotel di Praga e che per l’Impero del Bene è quello che il Concilio Ecumenico rappresenta per la Chiesa Cattolica?

Si sta parlando del più grande raduno al mondo di Forze dell'Ordine territoriali, di analisti dell'intelligence e sicurezza interna degli Stati e delle telecomunicazioni, di investigatori sulla criminalità finanziaria e di responsabili di indagini sulla criminalità informatica, della sorveglianza elettronica e della raccolta di informazioni.

L’azienda espone e illustra con un centinaio di altre eccellenze del ramo i propri prodotti che vende esclusivamente agli Stati sovrani per aiutare le loro agenzie di intelligence governative autorizzate e le forze dell'ordine ad affrontare legalmente i problemi più pericolosi del mondo di oggi con una tecnologia innovativa di prevenzione del terrorismo, capace di smantellare operazioni criminali, di trovare persone scomparse e di assistere le squadre di ricerca e soccorso.

Si parla di prevenire il terrorismo, compresa la violenza armata, le autobombe e gli attentatori suicidi negli snodi dei trasporti, nei parchi pubblici, nei mercati, nei luoghi dei concerti, nelle arene sportive e in altre aree pubbliche, di spezzare la rete della pedofilia informatica, i cyber-circuiti di traffico sessuale e di droga e le operazioni di riciclaggio di denaro, di trovare e salvare i bambini rapiti, di assistere le squadre di ricerca e di soccorso nelle emergenze e di localizzare i sopravvissuti intrappolati sotto le macerie di edifici crollati.

Certo, queste armi potentissime possono essere usate anche da regimi dittatoriali sanguinari, ma abbatterli non è compito di chi fornisce l’arma ma di chi dovrebbe schiacciare il grilletto e non lo fa perché non gli conviene.

Preferisce in Canada difendere i diritti umani dei partner intimi disinvolti e a Parigi i segreti dei giornalisti e dei politici europei, tutti innocenti e ingenue mammolette che non hanno nulla da nascondere.