Spento il forno di destra, i pizzaioli si sentono sedotti e abbandonati, imbrogliati e sputtanati, mentre la temperatura del forno di sinistra aumenta sotto il fuoco delle loro invettive.
La cosa qui a Sanremo ci trova freddi perché per i grillini locali il forno è stato sempre e soltanto uno, quello di sinistra.
Non poteva essere altrimenti, visto che loro raccolgono quello che i piddini hanno seminato e i voti arrivano puntualmente, alle amministrative agli uni e alle politiche agli altri, ma tutti sempre nel medesimo cavagno.
E’ una trasfusione di sangue andata e ritorno all’insegna del classico bipolarismo politico che di giorno fa la faccia feroce e di notte la fa serena, e come Penelope col sole tesse la tela e con la luna la disfa.
Certo, bisogna salvare la faccia e allora il voto amministrativo a Sanremo viene mimetizzato e restituito con le liste civiche grazie alle quali la mano sinistra riprende quello che la mano destra ha dato.
Infatti, sommando ai voti PD nelle ultime amministrative quelli delle tre liste civiche “Noi per Sanremo”, “Sanremo Insieme” e “Sanremo al centro” si ottiene la medesima cifra portata a casa alle politiche dai grillini nei medesimi feudi elettorali.
Un piccolo esempio valido per tutti è il feudo di Bussana dove i 183 voti riversati nel 2014 sugli esponenti locali Sindoni e Asseretto di “Sanremo al centro” nelle due sezioni di piazza Calvini sono confluiti, pari pari, ai grillini alle politiche 2018 ma sempre all’interno del medesimo cavagno della contestazione ecologica.
La cartina di tornasole sono tutte le zone interessate dalle storiche battaglie grilline come, ad esempio, quella sulla restituzione del parco Marsaglia o quella sulla demolizione dell’ecomostro di Portosole, dove l’osmosi è stata identica se non addirittura superiore.
A fronte di questa evidenza stupiscono tre cose:
1°. Lo stucchevole dibattito sulla conversione a destra di Biancheri & C.
2°. Le allodole della destra ingannate dagli specchietti delle liste civiche.
3°. L’assenza di una forza centripeta di destra alle politiche che alle amministrative coordini le disordinate e spontanee iniziative centrifughe di questi giorni.
Insomma, dal bipolarismo grillino bisognerebbe trarre ammaestramento e non coltivare il proprio orticello amministrativo che non darà mai frutti perché la cifra elettorale di sbarramento alle amministrative è molto alta, intorno al migliaio di voti, e il pulviscolo di liste civiche rarissimamente la raggiunge, al massimo portando una sterile testimonianza.
Oggi in Corea mister Rocket stringe la mano a Moon Jae-in e noi a Sanremo non siamo capaci di farlo per miserevoli ragioni di bottega?
Also sprach Zarathustra.