A Genova dicono: “mi no ghe creddo, me tasto se ghe son“.  

 

Tre anni esatti ad oggi, 16 ottobre 2015, l’allegra “Banda Biancheri” per pifferi, flauti e oboe adottava il PUC e nel deposito-officina della “Riviera Trasporti s.p.a.”, a San Martino in corso Cavallotti n. 334, decideva di realizzare le scuole superiori.

 

Otto anni prima, nel 2007, la R.T. nella speranza di liberarsi dell’immobile aveva lanciato una manifestazione di interesse dopo aver incaricato Delaude di inzuccherare l’offerta con un progetto di massima che prevedeva quattro palazzine con cinquanta appartamenti, e un parking sotterraneo su due piani con una capienza di 500 posti-auto.

 

Passano altri tre anni e nel 2010 la R.T. cerca di vendere all’asta a 12 milioni ma la gara va deserta perché i 6.970 metri quadrati di piazzale e la palazzina (interrato, seminterrato e due piani fuori terra per complessivi 2.995 metri quadrati di superficie agibile) evidentemente non li valevano.

 

Allora R.T. ha ribassato la base d’asta ma neppure così si è fatto avanti un compratore.

 

La verità è che né il P.R.G. in uscita né il P.U.C. in arrivo permettono a un privato di fare una bella colata di cemento su aree litoranee vincolate in cambio di una barca di danaro indispensabile per evitare che R.T. fallisca.

 

Allora la “Banda Biancheri”, d’accordo con i “compagni” Natta e Giordano, entrambi “presidenti” uno della Provincia e l’altro della R.T., che cosa ti suona?

 

R.T. aveva presentato una osservazione al P.U.C. (n. 106 del 20 gennaio 2017) dove chiedeva di eliminare la destinazione d’uso come “SP 10-Scuola superiore” e quindi nel sotto-ambito TU_11d poter realizzare 30.000 metri cubi ai quali aggiungere i 9.000 esistenti.

 

Nell’istruttoria, per non dare nell’occhio, l’osservazione non è stata intestata alla persona giuridica “R.T. s.p.a.” che è la proprietaria ma alla persona fisica di Gianfranco Benzo, che all’epoca era l presidente uscente, e così alla chetichella la modifica è stata accolta e approvata dal Consiglio comunale a sua insaputa con questa incredibile motivazione: “Nell’ottica di valorizzare le aree di proprietà pubblica, si accoglie l’osservazione. Previa verifica con il Demanio dello Stato, il servizio di istruzione secondaria per 10.000 mq potrà localizzato nell’area del parco di Villa Vista Lieta, qualora si perfezioni l’ipotesi di trasferimento, o in subordine l’area del Mercato dei Fiori in Valle Armea compatibilmente con il vincolo di non modifica della destinazione fino all’anno 2020”.

 

Motivazione incredibile perché “R.T. s.p.a.” è una società di diritto privato appaltatrice per non più di 6 anni del servizio di trasporto pubblico locale e non è assolutamente un ente pubblico il cui patrimonio possa qualificarsi “proprietà pubblica”.

 

Incredibile anche perché il Ministero per i Beni e le Attività Culturali con decreto 21 agosto 2009 del Direttore regionale per i beni culturali e paesaggistici della Liguria dottor Pasquale Bruno Malara ha reso intoccabili la villa in questione, il parco e le sue pertinenze in quanto “beni di interesse storico artistico particolarmente importante, straordinario esempio di raffinata architettura eclettica”.

 

Vuole il caso, infine, che proprio Giordano, con i compagni Vassallo e Lanteri, il 18 settembre 2012 in Consiglio provinciale abbia votato contro la permuta della Caserma Somaschini, di proprietà della Provincia con la villa “Vista Lieta” di proprietà dell’Agenzia del Demanio.

 

Ma il bello viene adesso.

 

La modifica va in Regione che nel suo parere sul P.U.C. non la valuta ma la stralcia perché ha carattere sostanziale e andava “debitamente adottata” e poi pubblicata perché, aggiungo io, i sanremesi hanno diritto di sapere che lì non sorgerà la scuola pubblica ma un blocco privato di cemento di 39.000 metri cubi a uso turistico ricettivo, sociosanitario e residenziale.  

 

La settimana scorsa, 9 ottobre 2018, la “Banda Biancheri” delibera a maggioranza che la Regione si è sbagliata ad attribuire “carattere sostanziale” al suo minuetto e spiega che sostituire una scuola con dei palazzi e supermercati “non ha contenuto innovativo né modificativo”, che i sanremesi non devono saperlo e dunque che non va illustrato e spiegato e pubblicato per raccoglierne le osservazioni.

 

Notare che un mese prima, il 7 settembre la “Banda Biancheri” si era esibita in un altro concerto per oboe e flauti promuovendo al grado di “ente strumentale” della Regione un privato appaltatore del servizio di trasporto pubblico locale quale è la “Riviera Trasporti s.p.a.”, società di diritto privato le cui azioni oggi sono proprietà di enti pubblici locali ma che potrebbero essere acquistate da chiunque.

 

Lo ha fatto inventandosi un surreale piano delle alienazioni di beni pubblici da valorizzare attraverso una variante che sotto la colata di cemento ci infila anche un ipermercato però con esclusione dell’alimentare e dell’abbigliamento/vestiario, ekkekazzi!!!!  

 

Io a Genova in Regione per un certo tempo ho diretto, tra gli altri, anche l’auditing, il servizio di controllo interno di gestione che si estendeva anche degli enti strumentali, ecco perché “mi no ghe creddo, me tasto se ghe son“.