Questa bellissima fotografia è stata pubblicata da Dino Taulaigo, grande Amico che ama davvero Sanremo e non per interesse elettorale, ed era accompagnata con una didascalia: “Il Pensionato delle Orsoline (di Sant'Ursula - Villa Santa Croce) che era all'incrocio Corso Inglesi / Via Legnano. Sulla destra la vecchia Chiesa di San Rocco e il ponte (con ringhiera) sul rio Foce. Prima della Grande Guerra un'alluvione travolse il ponte e la chiesetta e la Chiesa di San Rocco fu ricostruita all'inizio di strada Alla Colla. Il Pensionato delle Orsoline fu danneggiato nell'ultimo conflitto da un bombardamento aereo e nel dopoguerra al suo posto fu costruito un Condominio.”

 

Via Legnano con corso Inglesi, via Hope, corso Matuzia, via Marinella, vicolo Foce e via Barabino è una delle SETTE strade che dovrebbero confluire nella mitica rotatoria Foce.

 

In realtà nel rendering che lo Smilzo ha esposto al popolo come la Santa Sindone nella rotonda ne confluiscono solo due, corso Inglesi e corso Matuzia, tutte le altre restano tali e quali sulla base di una fantasiosa analisi del traffico reale.

 

Basta pensare ai 14.500 veicoli che quotidianamente transiterebbero (ma non transitano) da e per corso Inglesi il giorno che si aprirà il futuribile svincolo dell’Aurelia bis (Stima Emilio ing. Maiga aggiornata all’inversione dell’Aurelia bis al Borgo) e la futura e futuribile “Bretella Delaude” di collegamento col Piano di Edilizia Pubblica di San Lorenzo che adesso viene dirottata su via Legnano, compreso tutto il Solaro e la scorciatoia  di Via Solaro Rapelin quando lo svincolo A12 di Coldirodi è intasato).

 

Ma questo è solo un aspetto, se vogliamo, secondario rispetto alle interferenze, in questo caso, idraulica, come ci insegna l’esperienza delle tante rotonde realizzate all’incrocio di due strade dove quella perpendicolare corre in parallelo con un corso d’acqua.

 

Leggo che l’incarico per la progettazione definitiva ed esecutiva della nuova rotatoria al prezzo di € 9,586,44 comprende la “Relazione sulla risoluzione delle interferenze (Qb. II 0.1)” e dopo aver letto che IN QUEL PUNTO il rio Foce ha travolto il ponte sulla via Nazionale e la Chiesa parrocchiale quando le condizioni ambientali erano infinitamente migliori, mi chiedo se questa sia o no una interferenza da affrontare e risolvere in un modo diverso e meno abborracciato di una rotonda elettorale low cost e last minute.

 

Anche perché da quel punto in giù e fino al mare entrambe le sponde (e foce compresa) sono state invase da edifici che escludono vasche di laminazione e scolmatori indispensabili in caso di piena per evitare/ridurre l’esondazione.

 

Ma lo “Smilzo” deve fare lo spot “molecolare” alla Foce e alla prima bomba d’acqua che s’anneghino!