Era ora! qualcuno finalmente accende i riflettori sul PERCHÉ il covid ha sterminato più di 3.000.000 di persone e non lo fa per giudicare il passato ma per prevenire il futuro.

La narrazione mainstream, lo sappiamo, è stata quella dello “spillover” di un virus naturale che in un mercato cinese è saltato dal pipistrello al pangolino per arrivare all’uomo ed è il remake di quelle SARS1 2002 da pipistrello a zibetto e del MERS 2012 da pipistrello a cammello dromedario.

Questa volta, però, “il due è SENZA il tre” perché grazie al progresso tecnologico dell’editing genetico scopriamo che il virus SARS2 2019 è molto differente da quelli precedenti pur appartenendo al medesimo ceppo virale e che NON condivide con loro l’origine selvatica e naturale, questo per ragioni scientifiche attinenti la biologia molecolare che sono evidenti e inoppugnabili, non però per tutti gli scienziati.

I televirologi nostrani, “Chiusuristi v/s Aperturisti”, infatti, sono la dimostrazione vivente che la scienza può essere una opinione secondo la quale TUTTO può diventare il contrario di TUTTO e i loro colleghi di oltre oceano nel pieno della campagna elettorale presidenziale 2020 hanno fatto altrettanto, “Spillover v/s Manipolazione in laboratorio”, dove la prima era la tesi dei media mainstream contro Trump e Pompeo i quali invece sostenevano la tesi opposta tra improperie e sbeffeggiamenti.

Quando la realtà è POCO evidente, lo sappiamo bene, prima la si NASCONDE e poi, quando è TROPPO evidente, la si CONFONDE.

Succede specialmente, come in questo caso, se la realtà è dentro uno zoom, a cerchi concentrici, e man mano che i cerchi si allargano partendo dall’alambicco di un laboratorio cinese per arrivare fino ad abbracciare l’intero pianeta è sempre più difficile nasconderla e allora bisogna confonderla spargendo nebbie che qualcuno adesso tenta di dissipare.

Il suo tentativo oggi è possibile grazie ai vaccini e all’immunità di gregge ormai a portata di mano.

Infatti in queste ultime settimane l’opinione sulla provenienza del virus SARS2 2019 ha smesso di essere “politica” e divisiva e la realtà, prima POCO evidente e quindi facilmente occultabile, sta venendo fuori sotto forma di timide ammissioni sulla provenienza cinese del contagio però per l’OMS ancora rigorosamente cornuta, o da guano di pipistrello usato come fertilizzante oppure da carne “surgelata” di un pangolino infettato da un pipistrello “ferro di cavallo” in vendita 1500 miglia a nord del mercato di Wuhan.

Del laboratorio di virologia attivo in quella metropoli manco parlarne e se proprio si è costretti, come è accaduto nell’inchiesta-burletta dell’OMS, bisogna CONFONDERE le cose.

*****

Paradossalmente, i primi a confondere le cose sono gli Stati Uniti perché hanno LA CODA DI PAGLIA.              

Il loro NIAID (National Institute of Allergy and Infectious Diseases) di Fauci e il loro NIH (National Institutes of Health) di Collins tra il 2014 e il maggio 2019 hanno cofinanziato con 3.700.000 dollari un progetto quinquennale sui coronavirus di pipistrello cinesi che è chiamato “Understanding the Risk of Bat Coronavirus Emergence” (“Comprendere il rischio dell'emersione dei coronavirus dei pipistrelli”), proposto dall’associazione “EcoHealth Alliance” di New York nel quale il lavoro sporco nelle grotte e nelle miniere abbandonate e poi nel laboratorio BSL4 di MASSIMA SICUREZZA è stato affidato in subappalto per 370.000 dollari al WIV (Wuhan Institute of Virology) ed è stato materialmente svolto in equipe sotto la direzione della scienziata Zhengli Shi la più qualificata ricercatrice cinese in materia.

A questo punto, sentendone parlare, uno potrebbe chiedersi che cavolo c’entri con la salute degli americani quella dei pipistrelli cinesi e il coro delle risate sarebbe davvero grande.

E invece c’entra, e come! perché le due precedenti epidemie di coronavirus, quella del 2002 e quella del 2015, avevano in comune cinque cose sanitariamente allarmanti e allo stesso tempo finanziariamente INTERESSANTI: 1) la provenienza da pipistrelli, 2) il contagio umano attraverso goccioline di saliva, 3) la forte attitudine a mutare, 4) la velocità di trasmissione e 5) l’alta mortalità, e la loro somma lasciava presagire come imminente una PANDEMIA micidiale evitabile soltanto con la VACCINAZIONE, come nel 1918 per il vaiolo della “spagnola”.

Su questo c’era stato il precedente dell’azienda cinese Sinovac Biotech la quale nel 2005 subito dopo l’epidemia SARS1 2002 aveva sperimentato in laboratorio un vaccino anti-coronavirus, progetto poi accantonato perché quella epidemia si era risolta un po’ grazie alle limitate dimensioni del cluster, alla strage di zibetti e di procioni e al divieto di cibarsi delle loro carni e moltissimo per effetto della spontanea attenuazione della infettività del virus.

La “mission” del progetto americano era simile, però, essendo soltanto PREVENTIVO in vista di una EVENTUALE futura pandemia, era finalizzato alla sola impostazione su base scientifica e non alla produzione INDUSTRIALE di un vaccino onnivalente PAN-CORONAVIRUS che coprisse: A) il massimo numero di virus e varianti dell’intero ceppo virale; e B) la massima loro aggressività, infettività e mortalità; requisiti A) e B) entrambi ipotizzabili in natura e da replicare in laboratorio e poi da neutralizzare.

L’architettura del progetto era a piramide, con al vertice il NIAID e il NIH e a scendere l’associazione privata “EcoHealth Alliance” come intermediario e braccio operativo fino ad arrivare alla base con le due massime autorità scientifiche mondiali nel campo della ricerca sui coronavirus, il professor Ralph S. Baric dell'Università del North Carolina sul versante occidentale del mondo e la ricercatrice Zhengli Shi su quello orientale.

 

*****

Però come per l’arricchimento e la scissione nucleare dell’uranio, negli Stati Uniti c’è una apposita disciplina anche per l’alterazione dei genotipi e dei loro fenotipi risultanti attuata attraverso un tipo di sperimentazione che, se possibile, può presentare margini e livelli di pericolosità ancora superiori e che in microbiologia genetica è individuata come GOF acronimo di GAIN-OF-FUNCTION”, cioè di “GUADAGNO DI FUNZIONE”, sigla onnicomprensiva, nella quale rientra, appunto, la MASSIMIZZAZIONE A) e B) di cui sopra per rendere il coronavirus di un centinaio di varietà di pipistrelli altamente infettivo per gli esseri umani.

Disciplina severa ma strabica perché riguarda l’anti-terrorismo militare e l’intelligence e i relativi profili penalistici e sfiora appena il tema delle ricadute del medesimo rischio in campo economico privato.

La legge-quadro, infatti, è il Biological Weapons Anti-Terrorism Act del 1989 e le norme attuative dell’Antiterrorism and Effective Death Penalty Act e relativo programma “Select Agent” sono del 1996, dopo di che l'11 settembre 2001 con le “Torri Gemelle” e gli attentati postali all’antrace hanno portato all’approvazione del “Patriot Act” del 26 ottobre 2001 e del “Bioterrorism Act” del 12 giugno 2002.

 

*****

Ne parlo per due ragioni.

La prima perché nella lunga serie di patogeni GOF per i quali le norme in questione stabiliscono i requisiti di massima sicurezza e di protezione c’è anche la bisnonna di covid 19 cioè la “Sindrome respiratoria acuta grave (SARS)” destinata l’anno successivo, novembre 2002, a colpire la Cina meridionale e a diffondersi all’estero in 32 Paesi, tra cui Hong Kong, Canada, Taiwan, Singapore, Vietnam, Stati Uniti e Svizzera.

La seconda perché alla medesima rigorosa disciplina militare è sottoposta anche l’attività dei privati, persone o Istituti di ricerca, quindi pure quella svolta dall’associazione “EcoHealth Alliance” di New York che intende combattere le epidemie zoonotiche del Terzo Mondo ed è impegnata in una campagna umanitaria globale lanciata nel 2009 per la ricerca scientifica su numerosi virus animali tra i quali, appunto, il coronavirus e quello dell’aviaria che provengono, rispettivamente, dai pipistrelli e dai polli.

 

*****

Poi le fughe di virus contagiosi da diversi loro laboratori di ricerca negli Stati Uniti ha reso necessario un ulteriore giro di vite normativo e così per poterlo fare il 17 ottobre 2014 il Governo Obama-Biden ha decretato una pausa triennale per ogni esperimento GOF sul territorio nazionale.

Il che ha reso indispensabili due scappatoie per vincere la battaglia MADRE DI TUTTE LE RICERCHE, la sperimentazione GOF sui coronavirus dei pipistrelli condotta con la tecnica “Systems Biologyche taglia e cuce i loro genomi virali per creare CHIMERE, chiamate come la creatura mitologica perché il loro genoma contiene materiale genetico di due ceppi di virus animali appartenenti a specie diverse che danno vita a pseudovirus ibridi e artificiali in grado di massimizzare il potenziale infettivo della massima quantità possibile di coronavirus indigeni presenti in natura.

La prima scappatoia è affidare le attività a rischio altissimo a laboratori situati al di fuori dei confini statunitensi come, appunto, il laboratorio BSL4 di massima sicurezza di Wuhan diretto dalla dottoressa Shi.  

La seconda scappatoia riguardante il laboratorio del professor Baric che si trova all’interno dei confini nazionali, è inserire nel decreto il seguente codicillo: “An exception from the research pause may be obtained if the head of the USG [United States Government] funding agency determines that the research is urgently necessary to protect the public health or national security” cioè la deroga a favore della sua GOFurgentemente necessaria per proteggere la salute pubblica o la sicurezza nazionale”.

 

*****

Le CHIMERE non sono affatto una novità, anzi, hanno più di vent’anni di età e la loro comparsa risale alla scoperta delle moderne tecniche manipolatrici della genomica molecolare però quelle che coinvolgono i coronavirus dei pipistrelli cinesi risalgono al 2008 e hanno la ricercatrice Shi e i suoi collaboratori come precursori.

La ricercatrice cinese è partita dal meccanismo infettivo della famiglia dei coronavirus conosciuto ormai anche dalla casalinga di Voghera e che presto farà ingresso nei programmi scolastici di seconda fascia: in cima alle protuberanze (“spike”) che incoronano la palla c’è il famoso “RBD”, acronimo di “Receptor Binding Domain”, ossia dominio di legame al recettore, in parole povere la capocchia del fiammifero che accende l’infezione dividendosi in due parti, una che gli serve per appiccicarsi alla cellula da stuprare e l’altra per stuprarla con la rottura dell’imene, cioè della membrana che protegge il recettore, la penetrazione e poi la replicazione di una infinità di copie.

Semplice, no? servirà per capire che americani e cinesi hanno giocato coi fiammiferi e come alla fine è scoppiato l’incendio.

Bene, nel 2007 Shi e suoi collaboratori nel genoma di un pipistrello a lunghezza intera hanno sostituito un pezzettino della sua capocchia del fiammifero nel tratto tra i nucleotidi 310 e 518 con un pezzettino umano corrispondente preso da un genoma affetto da HIV e hanno ricavato una PROTEINA CHIMERICA in grado di appiccicarsi al recettore umano chiamato dai tecnici “ACE2” e di stuprarlo attaccandogli l’HIV.

Partire da questa “umanizzazione” di un genoma di pipistrello usando la forbice e il “taglia e cuci” genetici per renderlo contagioso dell’HIV e arrivare fino alla creazione di un avatar di coronavirus ricombinante sintetico (cioè una CHIMERA) in grado di infettare con la SARS di pipistrello le cellule umane “in vitro” e “in vivo” nei topi transgenici “umanizzati”, il passo è stato breve.

L’anno successivo lo PNAS (Proceedings of the National Academy of Sciences of the United States of America) il 16 dicembre 2008 annuncia al mondo che la Scienza è riuscita nell’impresa e lo fa pubblicando un chilometrico articolo scientifico di Baric e dei suoi collaboratori.

Però rimangono due enormi problemi, la SARS di pipistrello è diversa dalla SARS1 umana del 2002 e poi il GOF del suo potenziamento funziona sulle cellule umane coltivate “in vitro” ma non su quelle viventi e Baric e i suoi lo ammettono nel loro trionfale articolo dal quale estraggo il seguente brano.

Per proteggersi da futuri patogeni zoonotici emergenti, è fondamentale sviluppare colture cellulari e modelli animali per testare VACCINI E TERAPIE, idealmente contro intere famiglie di organismi, come i CoV. Sia SARS-CoV che Bat-SRBD si sono replicati in modo efficiente nelle colture di HAE [cioè vegetali “in vitro”], fornendo un modello diretto delle vie aeree umane per il confronto tra gli antivirali esistenti e quelli nuovi. Tuttavia, Bat-SRBD SI È REPLICATO MALE “IN VIVO”, richiedendo ulteriori modifiche per facilitare gli studi nei modelli murini.”

Tradotto in parole povere vuol dire che quella CHIMERA non serviva allo scopo e che occorreva crearne un’altra molto più potente attraverso un nuovo progetto, appunto quello che sei anni dopo nel 2014 l’associazione “EcoHealth Alliance” di New York proporrà al NIAID di Fauci e al NIH di Collins nell’ambito della sua “mission” USAID-EPT-PREDICT di carattere umanitario e che sarà dai loro Istituti governativi cofinanziata con 3.700.000 dollari e subappaltata al WIV (Wuhan Institute of Virology) dribblando la pausa GOF decretata dall’Amministrazione Obama-Biden.   

 

*****

 

L’oggetto del contratto di appalto, liberamente tradotto e volgarizzato per renderlo comprensibile, prevede la creazione di nuovi coronavirus con la massima infettività possibile per le cellule umane ACE2 e di farlo selezionando quelle proteine della capocchia dei loro fiammiferi che hanno la massima attitudine possibile a stuprarle.

Materialmente l’operazione prevista richiede: 1°) la creazione di chimere attraverso l’innesto delle proteine-bomba selezionate su sequenze di genomi virali; 2°) il test graduato della loro capacità di attaccare colture cellulari umane ("in vitro") e topi transgenici o umanizzati ("in vivo"); 3°) il calcolo probabilistico di "spillover" o salto di un coronavirus dai pipistrelli alle persone.

La prima chimera creata nel 2015 è stata notificata alla comunità scientifica mondiale il 9 novembre 2015 da Shi e Baric sulla rivista scientifica “Medicine Nature” sotto la sigla “SHC014-CoV/SARS1” e dopo di lei sono partiti i tre gradi di selezione di migliaia di altre per raggiungere la MASSIMIZZAZIONE A) e B) attraverso sperimentazione GOF di cui dicevo in precedenza.

 

*****

Le cose che ho annotato non mi autorizzano a indicare il colpevole dell’epidemia e del suo passaggio in pandemia con più di 3.000.000 di morti, 500.000 dei quali negli Stati Uniti anche se ci sono prove schiaccianti in una direzione che TUTTI cercano di confondere, dalla Cina agli Stati Uniti, dalla comunità scientifica mondiale ai profeti no profit della globalizzazione, dai media mainstream alla galassia LIBERAL-DEM americana, con in testa l’OMS.

Anche perché Trump il 24 aprile 2020 ha bruscamente ordinato al NIH (National Institutes of Health)di sospendere il finanziamento a EcoHealth Alliance e all’OMS provocando gli strepiti e le proteste di tutta questa gente che pochi mesi prima aveva plaudito al rinnovo per altri 5 anni del finanziamento motivato dalla constatazione che il Wuhan Institute of Virology aveva raccolto nei 5 anni precedenti 15 mila campioni biologici dai pipistrelli delle caverne della Cina meridionale e su di essi aveva condotto studi genetici per individuare i coronavirus a più elevato rischio di passaggio nell'uomo riscuotendo  un'ottima valutazione in peer-review dei dati raccolti.

Però senza parlare delle CHIMERE e il duck test [If it looks like a duck, swims like a duck, and quacks like a duck, then it probably is a duck] mi autorizza a pensare che se la SARS2 2019 sembra una CHIMERA, nuota come una CHIMERA e starnazza come una CHIMERA, allora probabilmente è una CHIMERA.