Cinque anni fa ad oggi, 29 giugno 2016, postavo su Fb il testo di un articolo scritto da Camillo Berneri, un anarchico in esilio a New York, su atteggiamenti “disumani” che lui condanna con argomenti “umani” ma che ottantacinque anni dopo il d.d.l. Zan ribalta disumanizzandoli sul versante opposto.
Ecco il mio post.
“Un anarchico, Camillo Berneri, il 22 e il 26 agosto 1936 scriveva sul giornale di New York "L'adunata dei refrattari" queste cose.
Da allora sono trascorsi 80 anni, una eternità.
“Qualcuno ha detto che un ragionamento politico è fatto da tre elementi: chi lo fa, come lo fa e cosa contiene. Solo i primi due sono importanti.
Per me invece è importante il terzo anche se lo fa un anarchico assassinato dai comunisti sovietici in Spagna.
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"Ecco un prete arrestato per reato sessuale. L'anticlericalismo grossolano si getta sul prete. La casistica giudiziaria e i libri sulla mitomania imporrebbero la giustizia della riserva. È egli colpevole? Ma certo che lo è, dato che utilissimo è questo scandalo per la laicità̀ della scuola, per la cacciata delle congregazioni, per il... libero pensiero. Massoni, socialisti, comunisti si scagliano contro l'infame, contro il satiro chiericuto, contro il prete porco, come gli antisemiti si scagliarono per secoli sull'ebreo accusato di rituale infanticidio: senza una prova, senza un serio indizio, con la frenesia di voler per forza colpevole il nemico. E gli anarchici fanno coro, generalmente. Invece spetterebbe a noi, ammessa la colpevolezza del prete, spiegarne le cause: dal celibato all'omosessualità̀, latente quando non manifesta, seminarile. E bisognerebbe andare oltre, giungendo a spiegare il determinismo ormonico della condotta sessuale, determinismo oggi evidente per chiunque non sia del tutto ignorante di biologia. Il fatto di cronaca dovrebbe diventare, illuminato dalla critica sociale, elaborato dal determinismo scientifico, uno dei principali argomenti della stampa di avanguardia."
Sono questi gli ammaestramenti politici che andrebbero impartiti nelle redazioni per rendere meno bue il popolo, meno giacobine le avanguardie, meno becere le estreme, meno disumane le pene dei discepoli di COLUI che ha detto "Non giudicate, per non essere giudicati" e "Chi non ha peccato scagli la prima pietra".
Con questo non giustifico il pedofilo, lo difendo come uomo e ne attendo la condanna giusta e inflessibile. Ma umana.”
Post scriptum 29 giugno 2021: la diversità fisica, estetica, fisiologica, biologica, culturale, etnica e sociale è sempre esistita e sempre esisterà, protetta e favorita dalle specificità climatiche, geografiche, da latitudine e longitudine, dal territorio, dalle risorse e da tante altre peculiarità “ambientali”.
Le discriminazioni e le persecuzioni fanno parte della storia umana e col progresso vengono ridotte ma non possono essere eliminate, sono camaleontiche.
La schiavitù, per esempio, esiste oggi come in passato, in forme soft, sofisticate e accettate, subite per conformismo, ma esiste e anzi è molto più diffusa.
Il d.d.l. Zan, proseguendo nell’esempio, vorrebbe cambiare la natura umana, disumanizzarla, sopprimere la schiavitù per legge e incaricare i giudici di alzare forche e patiboli.