Alla mia tenera età l’unità di misura del tempo è il secolo, infatti nei miei ricordi il primo Corso di formazione professionale paramedica per Terapisti della riabilitazione in Liguria ha mezzo secolo esatto.

A farmelo venire in mente oggi è stato uno dei candidati della lista civica “Scelgo Ventimiglia - Scullino Sindaco”, l’Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana Cosimo Bruno, uno con un curriculum che me lo fa apparire come la personificazione dei passi da gigante che in mezzo secolo la Fisioterapia ha fatto e non soltanto sul piano riabilitativo e in Liguria.

*****

Tre anni prima del Cinquantenario, nel ’70 c’erano state le elezioni regionali vinte dalla DC con Gianni Dagnino e a La Spezia con “Bacicin” Acerbi, il mio futuro assessore alla formazione professionale.

Poi nel ’72 c’era stata la riforma della finanza locale che a Sanremo da direttore “soppresso” mi ha offerto tre opzioni, o in Comune, o allo Stato oppure alla neonata Regione e nella sua casa a San Luca d’Albaro il Professor Roberto Lucifredi mi ha convinto a optare per la dirigenza in Regione a Genova con “Bacicin”.

Il ’72 era stato anche l’anno dei decreti-delega che trasferivano un primo pacchetto di competenze alle Regioni e, appunto, tra quelle c’era anche la formazione professionale paramedica.

Così, nel ’73, Acerbi e la collega alla Sanità, Pedemonte Opisso, si sono trovati a dover tenere a battesimo il primo Corso per Terapisti della riabilitazione in Liguria.

Dal San Martino con il suo Primario, ricordo, lo aveva sollecitato il professor Franco Enriquet all’epoca ancora Aiuto di anestesia e rianimazione, un uomo straordinario che una decina d’anni dopo, tra mille altre cose benemerite, creerà l’associazione “Gigi Ghirotti” di volontariato per le cure palliative dei malati terminali. 

All’epoca l’unico corso per Terapisti della riabilitazione in Liguria era quello del professor Carlo Loeb, titolare della Cattedra di Neurologia e di Clinica delle Malattie Nervose e Mentali presso l’Università di Genova e i posti, mi pare, erano una mezza dozzina soltanto.

Tempi eroici, vissuti da pionieri, con uno spirito diverso, meno tecnologia e più entusiasmo e passione.

*****

Dicevo di Cosimo Bruno e del suo curriculum iniziato alle dipendenze dell'ASL1 di Imperia negli ospedali "Santo Spirito" di Ventimiglia e "Saint Charles" di Bordighera in qualità di Fisioterapista coordinatore e proseguito da libero professionista specializzato nella medicina sportiva nelle Università di Nizza (Francia) e Fukuoka (Giappone), qualifica nella quale ha partecipato da fisioterapista ufficiale a tre Olimpiadi e diversi Campionati mondiali di sci alpino, di rugby, di arti marziali e altre discipline sportive.

La cosa mi fa pensare al misero curriculum di certi personaggi senza arte né parte che oggi a Ventimiglia si candidano a sbarcare il lunario a spese di Pantalone.

A questo punto uno si chiede da dove gli è arrivata l’onorificenza repubblicana e scopre che per circa 10 anni è stato Consulente e membro di Commissione d'esami per la valutazione dei titoli professionali stranieri presso il Ministero della Salute, che per circa 5 anni è stato Consulente ed Organizzatore di eventi scientifici e culturali per l'area dei Balcani per conto della Farnesina e che per 2 anni è stato Membro della Consulta provinciale delle persone diversamente abili di Imperia.

Nel passato di Cosimo Bruno leggo che c’è stato ampio spazio dedicato alla sua categoria, dalla fondazione della Associazione Italiana Fisioterapisti sezione ligure della quale è stato eletto varie volte Presidente regionale, alla fondazione della “Europe Region World Physiotherapy” della quale fanno parte 37 Paesi e  della quale è stato tre volte successive vice-Presidente in rappresentanza dei Fisioterapisti europei presso l'OMS, l’Organizzazione Mondiale della Sanità e presso l'Unione Europea-dg Mercato Interno-per la libera circolazione delle professioni intellettuali.

Come Garibaldi anche lui a modo suo può definirsi un “Eroe dei due Mondi” perché ha anche cittadinanza onoraria albanese e in Shqipëri, il “Paese delle aquile” oggi ricopre il ruolo di “Country Leader” di “Volt Shqipëria” un Partito pan-europeo, federalista, pragmatico e progressista per il quale dal giugno 2021 è membro del Country Council europeo di Volt Europa presente in 31 Paesi.

*****

Fa piacere sfogliare i curricula di persone come Cosimo, molte di loro con età, storie e interessi certamente diversi e lontani dai suoi, però tutte unite da una identica comune passione per la loro meravigliosa Città e dalla fiducia e sostegno per Tano Scullino che la ama morbosamente, visceralmente, senza mai tradirla.

Belle persone, credetemi.