Da vecchio democristiano fedele a una idea, fin da quando ero vice Segretario provinciale della DC ho imparato a leggere nel laboratorio di Ventimiglia l’evolversi della politica nazionale e mi ci sono appassionato anche per il fascino dei luoghi, incantevoli.

Non sto parlando delle contorsioni dei bisognosi sotto il tavolo ma delle vicende vissute da chi si siede attorno.

A Ventimiglia nel suo piccolo oggi scorrono i titoli di coda del film della lunga agonia dei Partiti nazionali rinviata per una decina d’anni coi Governi tecnici e nelle stagioni delle emergenze e che si sta concludendo con la loro morte e con la transizione al “regime” del centrodestraunito.

Al sequenziatore politico nel quale ho messo il genoma del virus fascista è da un anno che seguo il fenomeno nelle sue successive varianti, a partire da Facta nel 1922 per arrivare al Draghi del 2022, un secolo dopo.

 

Mio Nonno Felice, socialista accoltellato dai teppiste squadristi di Brandimarte al “Cavallino bianco”, un café-chantant popolare del quale era proprietario a Torino in corso Francia, è vissuto abbastanza per depositarne un campione nella mia mente di bambino e io l’ho coltivato in brodo democratico e repubblicano per il resto dei miei giorni.

 

Mai però avrei pensato che quel virus rivivesse, che si diffondesse e si ingerisse nelle istituzioni prefettizie, democratiche e liberali della Patria, per me sacre come ho imparato a Torino da Bobbio, Allara, Firpo, Grosso, Golzio e tanti altri.

Invece il 24 giugno 2022 a Ventimiglia mi è toccato assistere a un altro accoltellamento e all’assalto al municipio per farne una nuova Casa Littoria.

Il tutto con l’appoggio di prefetti e vice prefetti, di governatori, sindaci, ministri e vice ministri e di gerarchi genovesi e nazionali spediti non più da Palazzo Venezia ma da Palazzo Chigi.   

Adesso il Leviatano del nuovo regime non è più unico ma ha tante teste, ogni Partito ne ha una, tutte tenute insieme però da un unico obbiettivo, l’assalto alla diligenza.

È bene che lo si sappia in giro per organizzare la nuova resistenza civica.