Nulla di nuovo sotto il sole di Ventimiglia, le leggi della “chiamiamolapolitica” sono ferree come quelle della fisica, prima tra tutte la legge dei moti, centripeti e centrifughi, nota anche come legge del branco.

Può essere una aggregazione di Partiti, o civica o un loro mix ma resta sempre un branco di individui tenuto insieme da un interesse comune a ogni membro: esserci e possibilmente imbroccare il carro del vincitore.

Quattro anni fa era stato un mix a farcela al primo turno ma si trattava di una emulsione e a metà strada l’olio dei bisognosi è venuto a galla e ha preso il moto centrifugo.

Prima di proseguire nella mia analisi e per non essere frainteso spiego chi sono i bisognosi: si tratta degli addetti ai lavori e dei “portatori di interesse” esterni insoddisfatti per come lo vedono perseguito.

L’olio è servito a condire l’insalata del “centrodestraunito” che a Roma anche lui era bisognoso.

Il bisogno impellente di portarsi a casa un senatore e di sistemare un deputato disoccupato perchè sicuramente non eletto a causa del taglio del numero dei parlamentari e per la sua esigua cifra elettorale individuale.

La forza centripeta romana e genovese si è mossa usando i meccanismi interni necessari a creare il branco vincente e così pagare il debito col trombato, però ha dovuto andare nell’orto di Ventimiglia a raccogliere l’insalata.

Lì le forze centrifughe fortunatamente erano molte e disperse e come nell’apologo degli Orazi e dei Curiazi (io in questo caso le chiamerei “Cuiassi”) sono state sconfitte al ballottaggio e l’ex deputato ha potuto trovare una sistemazione.

Ma è un pesce fuor d’acqua.

Lo dico perché dalla fondazione con Gianni Dagnino e per i 23 anni successivi ho lavorato da dirigente di servizio nell’acquario regionale dove lui ha nuotato per 8 anni in uno staff di nomina “politica” come assistente e perché da dirigente DC ho conosciuto le opportunità formative di uno sherpa e di un peone nella selva della Camera dei Deputati.

Per carità! niente di male che stia “alla scrivania anche con il comune chiuso”, come leggiamo stamattina su “Sanremonews”, anzi dimostra serietà e impegno, però lo standard è quello e la fascia tricolore non lo modifica per magia.

Visto che lui è il vincitore ero curioso di vedere anche chi aveva fatto salire sul suo carro e vedo passare un carro vuoto.