A Ventimiglia il tesoro PNRR di € 3.321.000 da spendere per creare due pennelli artificiali semi-sommersi T e T1 in grado di ampliare e di rimodellare le spiagge tra via Lamboglia e la foce del Roya e un reef (cioè una secca sommersa) davanti al lungomare Varaldo dove praticare lo sport del surf è appeso al tridente di Poseidone, il dio del mare.

Il primo dente scade domani, 30 novembre 2023, data entro la quale l’Amministrazione che ha ricevuto il finanziamento per non perderlo deve pubblicare il bando oppure avviare la procedura di scelta del contraente.

Il secondo dente sarà al 31 marzo 2024 entro il quale, sempre per non perderlo, deve stipulare il contratto di appalto e il terzo dente è al 15 aprile 2024, ultimo termine per l’inizio effettivo dei lavori con stipula del verbale di consegna, altrimenti il PNRR rivuole indietro i soldi anche se le due precedenti scadenze sono state puntualmente rispettate.

 A novembre dell’anno scorso il Comune di Ventimiglia aveva ricevuto quei 3 milioni e 221 mila euro per “salpare” (cioè smontare) le tre ultime scogliere parallele B, C e D e il pennello A e per riciclare i loro scogli costruendo il solo pennello semisommerso T nel tratto di litorale tra il Resentello e la foce del Roya e un reef per lo sport del surf tra via Lamboglia e il Nervia, oltre a fare un primo importante ripascimento artificiale di tutte le spiagge.

 

Così, senza prevedere il pennello T1, il 26 gennaio 2023 il Commissario straordinario dottor Samuele De Lucia ha approvato il “progetto definitivo Sirito 11 gennaio 2023” che è soltanto una costola dello “studio di fattibilità aprile 2021” dell’Amministrazione Scullino.

Lo “studio” in questione contemplava due scenari alternativi A e B divisi in quattro stralci ciascuno, il primo per una spesa di € 6.385.475,66 e il secondo di € 5.750.662,95 e il dottor De Lucia ha avallato la scelta dello stralcio 1 dello scenario A compiuta dal Dirigente Area Tecnica comunale ingegnere Stefano Sciandra che su di essa l’8 febbraio 2023 ha aperto una lunga e complicata Conferenza dei Servizi decisoria conclusasi dopo 9 mesi il 14 novembre scorso.

 

 

 

 

Eravamo in campagna elettorale e tre candidati-sindaco sfruttavano le vivaci proteste di centinaia e centinaia di pescatori tra professionisti e dilettanti i cui scafi tirati a secco sarebbero rimasti abbandonati alla mercè delle devastanti mareggiate di scirocco e di libeccio dopo il “salpamento” delle tre scogliere parallele di protezione.

Il candidato Scullino proponeva il trasferimento sul litorale della Margunaira per i velisti e i pescatori dilettanti e per i professionisti di tirate a secco le barche nella rada alla foce del Nervia in argine sinistro.

La candidata Panetta, invece, puntava tutte le sue “chances” elettorali sui surfisti, aveva portato a casa un primo risultato il 15 aprile 2021 da assessore con la delibera n. 49 di scelta dello scenario A e stralcio 1 che prevede la realizzazione prioritaria immediata del reef mentre nello scenario B sarebbe retrocessa allo stralcio 4, cioè l’ultimo.

Il candidato Parodi, segretario dell’associazione dei frontalieri monegaschi, infine, ha affidato al legale della sua categoria, l’avvocato Enrico Amalberti, il compito di scatenare l’Inferno.

E lui lo ha fatto a nome e per conto dell’Associazione Sportiva Pescatori Dilettanti “Roca” e “Scoglietti de Ventemiglia”, dell’Associazione Pesca Sportiva “La Scogliera”, dell’Associazione Pescatori Dilettanti Ventimiglia e dell’A.S.D. “A Lampara” vergando un anatema dantesco di 9 pagine di cui 6 all’indirizzo del povero ingegnere Sciandra artefice delle due delibere Panetta del 2021 e De Lucia del 2023 messo di fronte a ogni genere di responsabilità sotto il capitolo “3) Considerazioni di responsabilità giuridica.”

Responsabilità erariale davanti alla Corte dei Conti con tanto di sentenza della Sezione Prima giurisdizionale centrale d’appello di condanna a risarcire € 2.870.575 poi responsabilità dirigenziale di risultato, poi responsabilità disciplinare, poi responsabilità penale e poi responsabilità civile, tutte nascenti dal rischio di “disastro colposo o doloso” per il “salpamento” delle scogliere.

Il “pippone” basato sull’art. 28 della Costituzione (“I funzionari e i dipendenti dello Stato e degli enti pubblici sono direttamente responsabili, secondo le leggi penali, civili e amministrative, degli atti compiuti in violazione di diritti”) deve avere terrorizzato lui ma anche i dirigenti regionali e statali ai quali è stato notificato che lo hanno invitato a scegliere tra due opzioni per uscirne vivo, o fare un pennello semisommerso T1 nel bel mezzo della cella 36 in concessione ai pescatori oppure spostare a ponente la secca sommersa dei surfisti e piazzarla lì davanti a loro.

E lui ha ceduto scegliendo la prima opzione e incaricando i progettisti dello Studio Sirito di aggiungere il nuovo pennello da € 360.000 di costo mentre modificavano il progetto definitivo per tutte le altre integrazioni chieste dai partecipanti alla Conferenza dei Servizi decisoria in corso.

Sono ignote le ragioni che per lunghi mesi hanno impedito alla Giunta Di Muro di approvare il nuovo progetto definitivo stravolto dalle modifiche avvicinando sempre più la scadenza del rimo dente, quella del 30 novembre 2023 per bandire i lavori.

 

 

Già a ottobre avevo letto l’allarme di Scullino perché mancava soltanto più un mese e poi si incappava nel primo dente, la scadenza del 30 novembre, mentre la Conferenza dei Servizi decisoria era ancora aperta.

Bisognava chiuderla però prima della chiusura la Giunta avrebbe dovuto approvare la terza e ultima edizione del progetto definitivo che aveva accolto richieste di modifica e di integrazione delle due successive edizioni di marzo e di settembre e che stravolgeva quello approvato dal Commissario De Lucia dieci mesi prima.

Dopo di che l’esecutivo cittadino avrebbe potuto autorizzare la chiusura della Conferenza dei Servizi decisoria e poi, visto l’esito favorevole, il Dirigente Bosio avrebbe finalmente potuto mandare tutto alla Centrale Unica di Committenza per la pubblicazione del bando.

Però l’ex-sindaco è stato accusato di procurato allarme, il suo era un “al lupo! al lupo” senza il lupo.

 La cosa mi ha incuriosito, ho controllato il calendario e il cronoprogramma ed è scattato in me il dubbio che Ventimiglia non ce la facesse.

 

Dubbio che si è rafforzato dopo una prima occhiata alla determina n. 850 del 14 novembre del Dirigente Area Tecnica con la quale per lui si sarebbe conclusa positivamente la Conferenza dei Servizi decisoria senza dover andare in Giunta a farsi approvare il nuovo progetto definitivo.

Le mie perplessità derivavano dal fatto che la terza edizione del progetto esecutivo avrebbe comportato oneri a carico del bilancio comunale, a meno di ridimensionare le opere finanziate con i soldi del PNRR.

E ne ho scritto sulla pagina del mio gruppo facebook.

Evidentemente Scullino quando ha lanciato l’allarme ricordava il procedimento seguito per la ricostruzione della passerella “Squarciafichi” quando il 9 settembre 2021 la Giunta ha approvato il progetto definitivo e ha incaricato l’ingegnere Cigna di indire la Conferenza dei Servizi decisoria.

Esattamente come ha fatto con i poteri surrogatori della Giunta il Commissario Straordinario dottor De Lucia il 26 gennaio 2023 con l’ingegnere Sciandra che l’8 febbraio 2023 ha proceduto alla convocazione sul progetto definitivo dello Studio Sirito.

Anche sul progetto della passerella erano stati introdotti aggiornamenti, e a tale scopo vi era stata la sospensione dei termini a far data dal 6 ottobre 2021.

Ma in quel caso si trattava di aggiornamenti e di integrazioni depositati il 1° febbraio 2022  e approvati dalla Giunta Scullino molto, ma molto meno importanti di quelli sostanziali apportati al “progetto definitivo Sirito 11 gennaio 2023” approvato il 26 gennaio 2023 dal Commissario De Lucia.

Delle tre “edizioni” (gennaio, marzo e settembre) del progetto definitivo questa era solo la prima che aveva accolto e recepito tutte le prescrizioni contenute nella Relazione Istruttoria n. S850 del 21 gennaio 2022 allegata al Decreto n. 383 del 26 gennaio 2022 del Dirigente del Settore VIA (Valutazione Impatto Ambientale) e Sviluppo Sostenibile della Regione Liguria.

 

 

Ed è questa sera, alla vigilia della scadenza del primo dente che casca l’asino.

A farla breve:

1°.  Dopo il 15 maggio 2021, data dello “Studio di fattibilità” Scullino-Panetta nessun soggetto politico democraticamente eletto si è più pronunciato sulle scelte fondamentali riguardanti uno dei settori cardine, quello del mare, nessuno!

2°.  Le opzioni tra scenario A e scenario B dello “Studio di fattibilità”, tra le due opzioni offerte dai pescatori, tra pubblicare un bando di gara oppure avviare il procedimento con 10 lettere-invito su un progetto “esecutivo”, la assunzione di una spesa di € 172.000 per avere in meno di una settimana detto progetto “esecutivo” e molto altro ancora sono avvenute in nome delle competenze di gestione del dirigente dell’Area Tecnica come vuole la Legge, però in base agli “indirizzi” del Decisore Politico, che invece in questo caso non si è mai pronunciato! Mai!

3°.  Queste abnormi anomalie possono anche passare sotto silenzio al primo dente però a quelli successivi possono motivare contenziosi in sede di gara per l’affidamento dei lavori. Staremo a vedere.