Tra dieci giorni sarà un anno che il Tribunale di Genova ha depositato la sentenza che condanna Russo a rimborsare € 359.978,00 ad AREA 24 perché non aveva ottemperato all’ordine del T.A.R. Liguria il 20 gennaio 2012 di concludere entro 30 giorni con un sì o con un no il procedimento di appalto dei parcheggi a raso davanti alla ex stazione ferroviaria di Sanremo.
Sono 355 giorni che leggo le 19 pagine e ancora non l’ho capita.
Mi spiego.
Russo è stato amministratore unico tra il 14 settembre 2009 e il 12 luglio 2011 e dunque l’ordine al quale non avrebbe ottemperato è successivo.
Ma anche la transazione tra AREA 24 S.p.A. e Quick No Problem Parking S.p.A. sulla base di € 1.285.470,71 (di cui il rimborso a carico di Russo è soltanto una parte) è successiva perché è avvenuta nell’autunno 2012.
Quello che non capisco è se la “scarsa diligenza e imperizia” attribuita dal Tribunale a Russo con riferimento alla gestione dell’affidamento temporaneo non sia invece di Argirò visto che è subentrato a Russo il 12 luglio 2011 e che era a LUI e al suo C.d.A. (Pippione, Rovere, Genduso, Crespi e Mumolo) che la sentenza del T.A.R. n. 898 del 20 gennaio 2012 aveva ordinato, in forza dell’articolo 117 comma 2 cod. proc. amm., “di concludere il procedimento di gara entro il termine di trenta giorni”
La stessa difficoltà a capire ce l’ho pensando che nell’autunno 2012 Argirò e il suo C.d.A. hanno transato con Quick No Problem Parking S.p.A. con € 1.285.470,71 che include (oltre agli € 359.978,00 che il povero Russo deve rimborsare) anche € 604.434 + IVA per l’acquisto di attrezzature da parte di Russo sulle quali il Tribunale genovese si è così espresso (testualmente) “si ritiene abbia comportato una utilità e non un danno in capo ad Area 24”, e € 433.022,71 per il subentro nel contratto di leasing stipulato con Unicredit Leasing. Spa in data 21 settembre 2010 ritenuto anch’esso perfettamente legittimo.
Russo ha i suoi avvocati di fiducia, Terragna e Cancrini, e non ha bisogno di difensori d’ufficio, però in questo caso (e solo in questo, sia chiaro!) sono dalla sua parte, lui per non pagare, io per capire se per l’ennesima volta saranno i cittadini a dover pagare.