Come tutti gli anni, e da secoli, anche sabato 13 ottobre 2018 i sanremesi festeggeranno San Romolo ma questa volta avranno un motivo in più per chiedere al Patrono di intercedere presso Domineddio per ottenere una grazia.

 

Attenzione, però, perché non tutti chiedono la stessa, anche se il malato è uno solo, il P.U.C. acronimo di Piano Urbanistico Comunale.

 

Il malanno glielo aveva diagnosticato la Regione Liguria sette mesi prima su una cartella clinica di 79 pagine nella quale elencava, punto per punto, i valori sballati delle analisi.

 

Su di essa tra due giorni, lunedì 15 ottobre 2018, si dovrà combattere in Consiglio comunale la madre di tutte le battaglie tra la guarigione e il decesso del paziente sulla base del risultato della correzione degli esami clinici che Biancheri intende proporre alla Regione.

 

A tre settimane da quell’appuntamento nessuno conosce la nuova cartella e quasi tutti, c’è da giurarlo, ignorano l’importanza della posta in gioco, paragonabile a quella tra Alì Pascià e la Lega Santa a Lepanto.

 

Il fatto è che le elezioni amministrative sono oramai alle porte e siamo allo stringere del brodo nel quale a bollire non sono più i Partiti, ormai evaporati, ma due bande a confronto che suonano la stessa musica ma con tonalità e ritmi differenti.

 

Il P.U.C. per loro è una corvée tecnica da sbrigare a livello burocratico ritagliando con precisione chirurgica al suo interno le compatibilità con determinati obbiettivi individuati in partenza.

 

Nel 2014 Biancheri ha ereditato da Dolzan lo spartito ancora vergine, lo ha fatto deflorare dall’assessore Emanueli dopo di che lo studio Iotti e Pavarani di Reggio Emilia lo ha fecondato inoculando nella “Relazione Tecnica” del “Documento degli Obbiettivi (0.1.01)” l’ovulo degli “Studi a scala urbana delle aree strategiche” che hanno reso il sindaco padre morganatico di ben 7 rendering.

 

Quattro di queste creature sono state battezzate come aree a prevalente sviluppo residenziale (DT_14 Ponente; DT_13 Levante; DT_15 La Vesca; DT_01 Poggio) mentre le altre risultano registrate all’anagrafe come aree di riqualificazione ambientale (Armea foce (DT_02); Pian di Poma (DT_04); Area Portovecchio (FC_03 e FC_03d1).

 

Ogni pargolo al momento del Battesimo ha avuto, infine, un padrino e addirittura ce n’è uno, Area Portovecchio FC_03 e FC_03d1, che di padrini ne conta tre, Lagorio, Cozzi e Piras.

 

Poi da cosa è nata cosa e Biancheri ha avuto bisogno di aggiustare il P.U.C. con emendamenti e osservazioni perchè strada facendo la famiglia si è andata allargando con tanti figli adottivi come, per esempio, l’outlet in valle Armea, il trenino di 108 vagoni del “Piano Casa”, l’ex-Tribunale di Lagorio, la riallocazione della “Pascoli”, la palestra di Pian di Poma e i palazzi residenziali di via Barabino, piazza San Bernardo e corso Marconi.

 

E’ facile immaginare cosa chiederà a San Romolo il sindaco uscente nell’accendergli un cero nel Santuario della Madonna della Costa.

 

Più complicato è invece fare previsioni su Tommasini, sceso in campo da illustre Carneade ma con un passato manageriale che del P.U.C. gli ha mostrato il lato peggiore, prevenuto ed ostile.

 

Probabilmente si limiterà ai tradizionali Pater, Ave e Gloria per i marinai di Sanremo e che gli altri si anneghino, perché lui oltre a vantare un curriculum prestigioso è anche presidente dell’associazione canottieri e sa quando è il momento di tirare i remi in barca.