Facebook oggi 13 ottobre 2021 riporta alla mia mente ricordi di opere  concepite e finanziate decenni e decenni prima e mai nate.

Forte dell'esperienza di tre maxi processi (Circonvallazione a monte e Mercato dei Fiori di Sanremo e opere stradali accessorie per alcune centinaia di miliardi) con l'accusa di malversazioni gravissime consumate alla testa di una immacolata "cupola criminale" poi assolta a scaglioni per insussistenza dei fatti fino a quella definitiva con tante scuse in Cassazione 10 anni dopo, 7 anni ad oggi annotavo amare considerazioni su antichi e recenti faraonici investimenti pubblico-privati nella mia Città.

Adesso c'è Mandrake a Palazzo Chigi e il suo assistente Lothar mignon alla Pubblica Amministrazione e hanno in tasca da spendere  un PNRR da 230 miliardi, però non più di lire ma di euro.

La musica per me con cambia, rassegniamoci, non siamo in un fumetto.

 
 
Attivo
13 ottobre 2014
 
In Italia, in Liguria, in provincia di Imperia, qui a Sanremo si sta vivendo l'ossessione giudiziaria, ai limiti della schizofrenia.
Atmosfera alla Orwell, dove tutti sospettano di tutto e tutti a loro volta sono sospettati di tutto.
Dove adesso e' la Pubblica Amministrazione al centro del mirino mentre fino a "Mani Pulite" lo erano gli amministratori.
Nessun atto amministrativo e' più definitivo ed esecutivo, se il TAR non lo sospende o annulla su ricorso di chi ha un interesse diretto, interviene il giudice penale con un avviso di garanzia o la Corte dei Conti con una richiesta di chiarimenti con finalino intimidatorio a "ipnotizzarlo" spaventando chi deve eseguirlo e convincendolo a soprassedere con una qualche scusa.
Se però neanche questo funziona, arriva un sequestro probatorio penale sulla base di un indizio tanto vago quanto puntuale.
Se neanche questo succede, ecco che sorge il Patto di Stabilità a bloccare l'atto perché ha la copertura però supera il tetto massimo di spesa consentito dai parametri fatti apposta per bloccare tutto quello che si muove.
Mettiamo che nessuno di questi bastoni riesca a infilarsi nelle ruote dell'atto definitivo ed esecutivo e che sia veramente arrivato al fatidico traguardo della sua attuazione.
Nulla di meno realistico, perché intervengono le asseverazioni comunitarie della sua sostenibilità economica da affidare a esperti e da garantire da assicuratori scelti con gara pubblica UE.
Comunque sul Calvario c'è sempre in agguato un magistrato antimafia che aspetta sulla sponda del fiume che venga ad abbeverarsi un subappaltatore con il certificato scaduto o con lo zio che è stato visto alla festa della Madonna di Polsi.
Oggi amministrare non e' impossibile e neanche semplicemente inutile, peggio e' reato presunto.
Post scriptum: "Grandi Opere", cosa sono? Se ne è persa la memoria.