“Pazienza il chiacchiericcio del volgo, Vostro Onore, ma le insulsaggini o peggio le castronerie dei chierici ai quali è affidata la salvezza delle nostre anime e degli uffiziali che provvedono alla cura dei nostri corpi proprio non le sopporto.

È questo il motivo della mia rampogna nell’auspicio di un rimedio giudiziario che metta a tacere i profani e che restituisca dignità e onore alla Istituzioni patrie.”

Da dinosauro del diritto sarebbe questo l’incipit del mio ricorso al Consiglio di Stato per l’annullamento della sentenza n. 00451/2023 della Sezione Prima del Tribunale Amministrativo Regionale per la Liguria.

Ma, per fortuna loro, Tano e i suoi fans hanno illustri Patrocinatori di fiducia moderni e di ben altra tempra rispetto a un nonagenario e perciò mi fermo qui.

Non prima, tuttavia, di aver snocciolato le insulsaggini e le castronerie che mi ero annotato sul Moleskine per svilupparle.

 

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Primo.                        

Il Prefetto di Imperia il 10 marzo 2023 convoca i comizi e il 12 aprile il Presidente della Corte di Appello di Genova nomina la sotto-Commissione di Ventimiglia composta da cinque membri effettivi tre dei quali eletti dal Consiglio provinciale e due di designazione prefettizia e da tre membri supplenti, eletti anche loro dal Consiglio provinciale.

A seguito del deposito delle candidature -avvenuto nel termine ultimo del 14 aprile 2023- risulta che due dei tre membri effettivi e due dei tre membri supplenti hanno optato a favore dello status di candidato consigliere e che di conseguenza all’atto di sottoscrivere la dichiarazione asseverata sono decaduti ex lege dalla carica rivestita per incompatibilità funzionale e conflitto di interesse nello scrutinare la candidabilità propria e dei propri concorrenti alla carica di consigliere comunale.

Secondo.               

Il 15 aprile 2023 il vice-Prefetto Aggiunto F. Cardellicchio insediato alla presidenza della sotto-Commissione omette di prendere atto dell’opzione esercitata da quattro membri del plenum dell’organo collegiale previsto dalla legge nel numero chiuso di cinque membri effettivi e di tre supplenti e non attiva, come dovrebbe, il procedimento di copertura dei quattro posti vacanti di competenza del Consiglio provinciale di Imperia.

Infatti la rimozione di una condizione di incandidabilità è indispensabile alla data della sottoscrizione della candidatura e la scadenza del termine per il deposito delle liste la rende definitiva e irrevocabile a prescindere, quindi, dall’esito dello scrutinio successivo su di essa

Terzo.  

Il giorno medesimo 15 aprile 2023 alle ore 10,40 mentre disattendeva al dovere suddetto il vice-Prefetto sulla base della asserita ma insussistente presenza del numero legale dei tre quinti del plenum di legge che invece era ridotto a soli quattro membri effettivi, e “riconosciuta legale l’adunanza ai sensi dell’art. 27 del T.U. 223/1967 e s.m.” sottopone all’approvazione unanime dei presenti la delibera n. 39 di ricusazione di una lista della coalizione “Scullino Sindaco” includendo nella composizione della sotto-Commissione i nominativi dei due membri effettivi decaduti, uno dei quali presente e votante a favore della ricusazione della coalizione alla quale appartiene l’altro membro decaduto, invece ovviamente assente in questa e in tutte le altre sedute successive alle quali continuerà ad essere  convocato.

Quarto.                  

    A fronte di un candidato che a onta della propria decadenza operante ex lege stabilisce di partecipare a detta seduta non avendone titolo e addirittura vota tenendo una condotta chiaramente esposta a conseguenze penali sotto diversi profili, il vice-Prefetto presiede la seduta del 16 aprile 2023 ore 11,42 verbalizzata al n. 43 con attestazioni irrituali, errate e inconferenti volte chiaramente a precostituire ex post elementi di fatto e di diritto ritenuti in grado di scagionarlo.

Nella specie: a) viene attribuito alla Dirigente Area II della Prefettura il ruolo di Presidente di una inesistente “Commissione Elettorale Circondariale”, organo presente nei soli circondari di Sanremo e di Imperia; b) in forza di detta irrituale e errata attribuzione di un inesistente potere sovraordinato viene acquisito e fatto proprio l’indirizzo espresso sotto forma di “parere” dal Ministero dell’interno in termini inconferenti e di semplice esortazione del quale il vice-Prefetto  “rende edotto” il predetto candidato anche questa volta presente “il quale alle 11,51 abbandona la seduta”.

Quinto.                  

Il mantenimento del plenum della sotto-Commissione da quel momento in viene assicurato dal vice-Prefetto attraverso la surroga del candidato in questione e la immutatio veri consistente nel simulato mantenimento dello status di membro effettivo in capo al secondo dei due candidati che invece ha tempestivamente segnalato la sua perdita di titolarità avendo optato per l'alternativa incompatibile.

Sia quest’ultimo e sia il sostituto, anch’esso candidato consigliere comunale però del Comune di Vallecrosia che fa parte della circoscrizione di Bordighera e quindi abilitato a subentrare, sono sempre registrati come “assenti” in tutti gli atti successivi della sotto-Commissione.

 

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Le mie sono semplici annotazioni sul Moleskine che mi riservavo di sviluppare con commenti e corsivi di carattere generale, poi ieri ho letto che il TAR giudica corretto tutto questo e mi sono fermato.

Per tornare nella mia era preistorica.