A Ventimiglia le Messe dette e i Vespri cantati dai candidati-sindaco nelle sfilate “a sei” mi appaiono come cerimonie surreali nelle quali, per esempio, il Priore dei francescani, cerca di convincere i religiosi presenti, che so? benedettini, domenicani, cappuccini et similia a abbandonare il proprio Ordine e a entrare nella obbedienza di San Francesco d’Assisi, e a rotazione stessa cosa per gli altri cinque Priori, ognuno pro domo sua.

Inutile perdita di tempo, consumo di energie e spreco di risorse.

Per chi, come Tano Scullino ha già perso 15 giorni tra TAR e Consiglio di Stato, ha bruciato energie mentali nel timore di soccombere e pagato parcelle di avvocati, la cosa non è soltanto surreale ma anche autolesiva.

Potrebbe rivelarsi il pantano nel quale gli altri cinque vogliono infilarlo.

 

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Io al posto di Tano Scullino dopo aver fatto atto di presenza per chiudere la bocca ai maligni sul perché di una mia eventuale assenza mi rivolgerei direttamente agli elettori, chiedendo loro di rinnovarmi la fiducia come la volta precedente nel 2019, direttamente al primo turno.

“Sì, ma l’altra volta c’eravamo noi a portarti in processione sul baldacchino, adesso ti abbiamo scaricato!” può obiettare la Santa Alleanza di centrodestraunito e io, al posto di Tano, risponderei così.

I.                   

“Non mi avete scaricato. In Consiglio comunale davanti ai cittadini la fiducia non mi è mai stata ritirata col vostro voto di Partito. Vi siete scaricati da soli dimettendovi e provocando lo scioglimento dell’Assemblea e soltanto indirettamente anche la mia decadenza.”

II.                 

“I cittadini che assistevano alla processione hanno dato fiducia al Patrono non ai portantini, e sanno benissimo che tra 6-7 mesi con le Elezioni Europee e Regionali i Partiti torneranno col cappello in mano a chiedere voti “politici” per i loro candidati di bandiera e torneranno a prendere in spalla il baldacchino del Sindaco.”

III.              

   “Cari elettori, eccovi le cambiali che nel Programma Amministrativo di coalizione civica ho firmato a scadenza precisa garantita dal mio passato di amministratore limpido e cristallino. Ve le consegno, finanziate dal PNRR e non dall’obolo degli elemosinieri romani e genovesi, con soldi che stiamo per perdere perché il Commissario straordinario per un anno ha avuto le mani legate ai soli affari correnti di ordinaria amministrazione.”

IV.             

“E ultimo, cari cittadini, in video sui social mettendoci la faccia ve ne indico, una per una, almeno le principali cambiali amministrative in lista d’attesa, pronte, finanziate e bloccate dallo scioglimento del Consiglio comunale.”

 

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E concluderei al posto di Tano Scullino spiegando con parole semplici almeno le cambiali più urgenti e importanti perché il tempo è poco e i video clip sui social aiutano.

Che so? per esempio il cavalcavia di via Freccero col progetto modificato per adeguarlo alla tempesta “Alex.2” arrivata dalla Regione Liguria e con finanziamento quadruplicato in attesa solo della Conferenza con l’Autorità di Bacino dell’Appennino Settentrionale che deve approvare l’adeguamento e poi le Ferrovie delegate dal Comune possono appaltare i lavori.

Oppure, per esempio, la passerella col progetto definitivo-esecutivo approvato l’anno scorso dalla Conferenza dei Servizi decisoria e pronto per l’appalto in attesa della formalizzazione degli impegni di spesa da parte del nuovo Consiglio comunale.

Oppure, sempre per esempio, la Casa della Salute, in attesa della firma del Sindaco da mettere sotto l’atto di acquisto del deposito locomotive Eiffel dalle ferrovie e poi del comodato di 70 anni all’ASL1 che da un anno ha già progettista, progetto e soldi da spendere in imminente scadenza.

Oppure, medesima cosa, per il Centro Anziani di via Veneto, e poi via, via per tutti gli altri casi.

Come, per citarne ancora un altro, quello delle Canonichesse a Ventimiglia Alta e senza trascurare -primo tra tutti per valore e importanza- quello dell’Accordo di Programma “Terre Bianche” con l’Università di Genova e con la Famiglia Grimaldi, Principi di Monaco.

Un piano di vasto respiro, finanziato dal privato, approvato in tutti i suoi ultimi dettagli nel periodo di commissariamento del Comune e in attesa di essere approvato dal nuovo Consiglio comunale, come formale presa d’atto ufficiale e definitiva a conferma di quella del Commissario straordinario, e poi della firma del Sindaco e della sua attuazione pratica che coinvolge la Cava Grimaldi, la Mortola e i Balzi Rossi.

 

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Ma, sicuramente, Tano Scullino con l’aiuto di Mattia Berlanda e di Marco Mazzola non ha bisogno dei miei consigli, ne parlo solo tra me e me per sentirmi partecipe di una rivincita che merita e che gli spetta, nella certezza che presto potrà dire al suo Amico del cuore, il mio Nipotino Davide, che le favole si avverano sempre anche quelle che sono cominciate male e che i cittadini di Ventimiglia “alla fine vissero tutti felici e contenti” perché Tano non porta rancore.