La rassegna prosegue con la bestialità n.° 3 che spetta di diritto al candidato sindaco n.°4 che fino al 13 luglio 2022 a Ventimiglia era all’opposizione e che è uno dei 7 sodali dei 3 “Leghisti carbonari” che dal Notaio hanno teso l’agguato a Tano Scullino.

 Sappiamo che il “Testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali” (D. Lgs. 18 agosto 2000 n. 267) dice che “Con la lista di candidati al consiglio comunale deve essere anche presentato il nome e cognome del candidato alla carica di Sindaco e il PROGRAMMA AMMINISTRATIVO da affiggere all'albo pretorio.”

 

 È scritto al secondo comma dell’articolo 73 su “Elezione del consiglio comunale nei comuni con popolazione superiore a 15.000 abitanti.”

 

 SPIEGONE

 

 Questo candidato è un camaleonte politico che cambia colore secondo la comitiva e adesso con la curatela fallimentare del centro-sinistra è diventato arcobaleno.

 

a)  Il PROGRAMMA AMMINISTRATIVO di 32 pagine che gli hanno scritto è un gustoso spezzatino elettorale composto da quattro tagli di carne che nella carta sono: “Temi strategici: 1. Città verde affacciata sul mare; 2. Città culturale di confine; 3. Città inclusiva” e 4. Città di frazioni e aree agricole”.

b)    Il contorno è un mix di verdure locali: ambiente, economia cittadina, attività produttive e turismo, manifestazioni e servizi alla persona, il tutto innaffiato con bottiglie di vino rubate ai verdi e agli ambientalisti militanti che, delusi e amareggiati, hanno abbandonato la comitiva.

 

FATTO

 

Il camaleonte, dopo i confronti con gli altri 5 candidati a Bevera e poi al Teatro comunale con agricoltori e commercianti, questa mattina si è accorto che il suo non era neppure un gustoso spezzatino ma soltanto un appetitoso fritto misto letterario tra “Utopia”, “Città del Sole” e “Città invisibili” e si è precipitato su “Sanremonews.it” a aggiungere chiose e versetti alla sura “Frazioni e aree agricole” del Corano che gli hanno scritto, fatto firmare e depositare e che interessa 8.000 elettori.

Eccoli.

a)  “Per il parcheggio di Calvo ci arriveremo presto, c’è solo una piccola questione da risolvere. Per i parcheggi a Torri pure. Per le altre frazioni, invece, bisognerà individuare, insieme ai comitati di quartiere, i posti più indicati”.

b)  “Bisognerà incentivare, inoltre, l’apertura di attività commerciali nelle frazioni, perché anche solo un bar può svolgere un grandissimo servizio sociale per i nostri cittadini, soprattutto per gli anziani.”

c)   “Il lago di Varase era un’importantissima riserva d’acqua, con una falda, che purtroppo dopo una settimana dall’alluvione si è prosciugata. A livello tecnico vedremo che cosa si potrà fare per quell’area e per quale motivo si è svuotato improvvisamente dopo la scorsa alluvione.”

d)  “Bisognerà fare anche interventi specifici sulle arginature del fiume in tutta la val Bevera e nel centro cittadino. Bisognerà trovare i giusti finanziamenti. Nel nostro programma elettorale abbiamo, inoltre, indicato quali potranno essere le soluzioni immediate per l’emergenza idrica: fare invasi di raccolta per il nostro fiume Roja”.

 

MOTIVAZIONE

 

Non sapremo mai dalla redazione del quotidiano online chi è stato a avvertire il camaleonte che il suo spazio era finito ma il concorrente candidato 6, sindaco uscente, dovrebbe ringraziarlo per avergli impedito l’ulteriore saccheggio dei suoi meriti.

a)  Per esempio il parcheggio di Calvo, per il quale il camaleonte usa il plurale: “…ci arriveremo presto, c’è solo una piccola questione da risolvere.”

    La refurtiva è la delibera n.°77 del 20 maggio 2021 con la quale il candidato n.°6 derubato ha approvato il progetto definitivo in linea tecnica e la delibera n. 97 di sette giorni dopo di inserimento nella “Programmazione regionale viabilità e mobilità”  della scheda del parcheggio di Calvo messo al 5° posto della graduatoria dopo l’allargamento dei due marciapiedi di via Tacito e di via Basso e Nervia, la ciclopista sulla passerella “Squarciafichi” da ricostruire e la nuova sottovia in via Freccero.

    La “piccola questione” riguarda l’esproprio in corso di 977 metri quadrati indennizzato con complessivi € 34.195 per metà riguardanti la comproprietà Guglielmi A., G. e L. e per l’altra sette diversi proprietari di minuscoli appezzamenti.

b)  Riguardo agli altri parcheggi nessuno ha spiegato al camaleonte che nel Programma triennale dei lavori pubblici 2023/2025 il Commissario straordinario, persona competente, seria, obbiettiva e soprattutto che non va a caccia di voti, ne ha messi sette, tutti con livello di priorità minimo, Torri compreso, e solo uno medio, quello rientrante nelle opere di urbanizzazione del PEEP di Roverino.

c)   Al netto delle stravaganti invasioni di campo nelle competenza socio-sanitarie del Distretto Asl1 di Ventimiglia per quanto concerne le figure professionali e le attività a favore di “persone anziane sole, malate o non autosufficienti”, il ripiego dei “bar da incentivare” copre la gaffe del centro anziani di via Veneto (pagina 23) bloccato dallo scioglimento del Consiglio comunale dove anche il camaleonte ha messo la firma dal Notaio.

Si tratta di un’opera pubblica congelata dallo scioglimento del Consiglio comunale finanziata dall’Agenzia per la Coesione Territoriale sui fondi PNRR per il “Potenziamento dei servizi e delle infrastrutture sociali di comunità” finanziata il 9 dicembre 2022 per l’intero importo richiesto di € 1.360.693,38 e con termini categorici di spesa, pena la revoca.

La Giuria del Bestiario di Ventimiglia, infatti, ha messo “fuori concorso” il seguente passo del Programma Amministrativo del camaleonte: “Per l’invecchiamento attivo: potenziare i servizi offerti a coloro che frequentano il Centro Anziani di nuova apertura con la previsione di nuove attività per l’invecchiamento attivo (sport, ballo, arte, musica)”.

d)  Neppure Cetto La Qualunque che “il programma non l’ho mai fatto perché non serve” se lo avesse fatto avrebbe scritto quello che a pagina 11 del PROGRAMMA AMMINISTRATIVO 2023-2028 si legge: “Fiume Roja: intrattenere rapporti con i comuni coinvolti e collaborare al raggiungimento di un contratto di fiume migliorando il coordinamento tra i diversi Enti interessati onde ottimizzare e finalizzare le scelte di tutela con quelle gestionali, anche attraverso una più consapevole gestione degli argini. Tendere alla rinaturalizzazione delle aree spondali orientando in tal senso sia l’azione pubblica che quella privata.”

“Senzadubbiamente”, direbbe Cetto, sappiamo che il Roya e del demanio fluviale dello Stato, che le competenze gestionali sono dell’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Settentrionale, che tutti gli interventi sia pubblici che privati devono avvenire su concessione e nel rispetto dei contenuti tecnici e normativi del suo “Piano di Bacino” e questo a monte delle intese a valle tra comuni su lavori, emungimenti e quant’altro.

 

CONCLUSIONE

 

Al candidato sindaco n.°4 la Giuria assegna il Bestiario di platino n.° 3 con voto 10 e lode.