Lo sanno gli elettori di Ventimiglia che è dal 13 luglio dell’anno scorso che tutte le mattine appena svegli Gaetano Scullino e Eleonora Palmero accendono un cero alla Madonna perché protegga il Centro Anziani di via Veneto almeno fino a quando potranno tornare a occuparsene coi pieni poteri?

 

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Sismondini crede che sia rimasto solo da tagliare il nastro, Panetta è ferma al 9 dicembre 2022 e alla graduatoria delle migliaia di domande “ammissibili” che aspiravano a spartirsi la torta di 500 milioni di euro offerta dall’Agenzia per la Coesione Territoriale e al candidato carbonaro basta fare una telefonata al numero giusto che solo lui conosce.

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Pochi ricordano che il Centro Anziani era già nel Programma Amministrativo 2019-2023 di Scullino, nel Triennale Opere Pubbliche 2021-2023 e già nell’Annuale 2021 dopo che la Giunta ne aveva approvato l’inserimento il 22 ottobre 2020 e che il 22 febbraio 2021 era stata affidata all’architetto Andrea Folli la progettazione definitiva-esecutiva in forza della deliberazione di Giunta di undici giorni prima che aveva approvato lo studio di fattibilità tecnico-economica dell’opera per una spesa di € 497.701,89 complessivi.

La pratica era istruita dall’Ufficio Tecnico, responsabile del procedimento l’ingegnere Stefano Sciandra e la Panetta e De Villa assessori delegati da Scullino.

 

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Nessun elettore sa invece che il buco nell’acqua è stato aperto in Giunta il 15 luglio 2021 quando è stata indetta la Conferenza dei Servizi sul progetto definitivo maggiorato del 40 % di superficie e con la clausola dell’“adeguamento del quadro economico di spesa in sede di predisposizione del progetto esecutivo”.

 

 Nessun elettore sa anche che il buco si è allargato il 28 luglio 2021, sempre in Giunta, quando il Centro Anziani è stato inserito al 12° posto nel PRRU, il Programma Regionale di Rigenerazione Urbana sulla base degli indirizzi stabiliti dalla Giunta Regionale il 30 Aprile 2021.

 

Nessun elettore sa, infine, che il buco è diventato un orifizio a Genova dove il “centrodestraunito”, amico del candidato carbonaro, il 26 ottobre 2021 con deliberazione n.° 935 ha cancellato il Centro Anziani dalla lista d’attesa del finanziamento.

 

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A questo punto con l’Avviso 30 marzo 2022 dell’Agenzia di cui sopra la pratica è passata di mano, dal doppio Panetta-De Villa al doppio Scullino-Eleonora Palmero. Cioè la pratica da tecnica è diventata sociale, non più il progetto edilizio definitivo di opera pubblica per una spesa insufficiente di € 497.701,89 ma necessità di servizi e infrastrutture sociali di comunità da soddisfare attraverso una “proposta progettuale per infrastruttura sociale concernente lavori pubblici e forniture di beni e/o servizi” per l’importo di € 1.360.693,38 complessivi, cioè finanziamento dell’idea e l’impegno sociale che sta a monte di tutto.

 

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Nessun elettore sa il seguito e il 14 maggio 2023 è bene che prima di entrare in cabina lo sappia.

La sequenza è questa:

12 aprile 2022 presentazione domanda all’Agenzia per la Coesione Territoriale su base sociale;

13 luglio 2022 cacciata del doppio Scullino-Eleonora Palmero e Commissariamento del Comune;

9 dicembre 2022 decreto n. 440 dell’Agenzia che approva l’elenco “degli interventi ammissibili” nel quale -tra le migliaia e migliaia in tutta Italia- in Liguria sono presenti e approvate 106 proposte, tra cui il Centro Anziani di Ventimiglia interamente finanziabile al 356° posto con 68,75 punti;

11 gennaio 2023 inclusione della proposta del Centro Anziani nell’Elenco opere indifferibili per l’anno 2023 ex legge n. 197/2022 e di Ventimiglia nell’Elenco degli enti locali potenzialmente destinatari della preassegnazione

10 febbraio 2023 Decreto Ministro dell’economia e finanze in Gazzetta 9 marzo 2023    sulla disciplina l’accesso al Fondo per l’avvio di opere indifferibili con possibilità di presentare domanda di prefinanziamento dal 14 marzo al 3 aprile.

24 aprile 2023 Graduatoria finale degli ammessi alla spartizione della torta di 500 milioni e di quelli che restano a bocca asciutta e con l’acquolina: il “Centro Anziani” è “ammesso” al 356° posto con un avanzamento rispetto al 363° della precedente graduatoria degli “ammissibili, interamente finanziato fino all’ultimo centesimo.

 

 

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Voi capite, Scullino a aprile dell’anno scorso aveva presentato la domanda “consapevole delle responsabilità di ordine amministrativo, civile e penale in caso di dichiarazioni mendaci, ex art. 76 del DPR n. 445/2000 articoli 46 e 47”.

Poi lo hanno pugnalato alla schiena dal Notaio.

Lui si era impegnato nella domanda a sciogliere alcuni nodi sul progetto Folli e i carbonari gli hanno legato le mani.

Ecco il perché delle candele accese,

Per non far perdere il finanziamento alla loro amata Città e ai loro tanti concittadini anziani e anche -forse- come ringraziamento per non vedersi accusare di mendacio, un po’ come la settimana scorsa quando cercavano di accusarli di concorso esterno in false certificazioni elettorali.

Robb de matt! dicono a Milano.