Almeno a sprazzi qualcosa dell’”Altra Ventimiglia” era sicuramente passato sotto gli occhi di tutti i 21.457 elettori, magari soltanto con un flash, però metà di loro non l’ha somatizzato e non ne ha tratto le conseguenze elettorali andando a votare.

Eppure di motivi ne avrebbe avuti se solo le avessero offerto la possibilità di farlo, cioè di scegliere tra questa Città oppure, appunto, un’“Altra Ventimiglia”.

Ventimiglia è un laboratorio politico straordinario dove, all’insaputa dei ventimigliesi, arrivano puntualmente sotto il suo microscopio i campioni della contemporaneità politica di ogni genere e a tutti i livelli.

In questo momento, ad esempio, sotto la sua lente si trova la variante "Piantedosi" del centrodestraunito, una mutazione nazionale del ceppo europeo “Migrazione” che come antidoto ha semplici placebo compassionevoli.

La variante “Piantedosi”, avatar del leghista Salvini, è la trascrizione, tradotta e aggiornata, della “Legge Bloodhound" emanata dal Congresso americano il 18 settembre 1850 dove il Bloodhound è la razza di cane da caccia più grande al mondo che veniva usato dai federali per trovare gli schiavi neri in fuga al Nord e in Canada e per restituirli ai loro proprietari al Sud.

A rendere schiavi gli africani oggi non c’è più una legge scritta come allora, ma sono tante le forze ancora più forti che li spingono a migrare rischiando la vita.

Oggigiorno la tecnologia e le neuroscienze applicate hanno sostituito i cani Bloodhound con i droni, con i taser, con le telecamere, con le ruspe e con i tanti deterrenti e dissuasori fisici e psicologici, ma la mentalità di chi li usa è sempre la stessa.

Negli Stati del Sud lo schiavo di colore era strumento di lavoro oggi con la variante “Piantedosi” il migrante della medesima tinta cutanea è anch’esso strumento, però “usa e getta”, dove a usarlo è la filiera del trasporto e dell’accoglienza e a gettarlo è da nove mesi chi della sua persecuzione ne ha fatto una bandiera.

Mancano solo 4 giorni all’anniversario della sfiducia all’Amministrazione Scullino, quando il 23 giugno 2022 tre leghisti e un fratello d’Italia hanno fatto il ribaltone a favore della “Variante Piantedosi” assieme al “Tanto peggio, tanto meglio” dell’opposizione.

Non è che la soluzione abbandonata fosse il massimo, un presidio di pubblica sicurezza da 100 posti nel vallone del rio Sorba per identificare il migrante, farlo sostare per non più di 10 giorni e inviarlo alla destinazione stabilita dalla legge non può esserlo quando la legge è inadeguata e inumana.

Però in embrione e visto al microscopio, sarebbe stato un placebo compassionevole che sicuramente passava sotto gli occhi di tutti i 21.457 elettori o anche solo degli 11.235 di loro che non sono andati a votare, o tra i 10.222 che hanno votato le liste e, aggiungo, sarebbe almeno passato sotto gli occhi soprattutto degli 8.949 che non hanno votato la Lega di Salvini e il neo-promosso prefetto Romeo inviato da Piantedosi avrebbe trovato una accoglienza diversa da quella che 1.273 elettori leghisti oggi impongono agli altri 20.184 loro concittadini col metodo “Bloodhound"  .

Non sono io ma otto circoli e centri sociali a dirlo in una lettera pubblicata da “Sanremonews” e certamente a pensarlo sono tutte le persone e le altre organizzazioni “perbene” e non “de sinistra”, mentre la Curia pilatesca se la prende con la Francia.

Questo l’incipit: “Per chi non frequenta quotidianamente Ventimiglia e non ha familiarità con la vita delle persone che sono bloccate nella città di confine, non è facile discernere il vero dal falso nel susseguirsi degli eventi di questi ultimi mesi”.

E a Ventimiglia sulla “Variante Piantedosi” c’è un’unica verità, quella che tutto è falso.

Falsa l’apertura del PAD di via San Secondo, falsi i perché del pogrom davanti alla Caritas, falsa l’emergenza di ordine pubblico che criminalizza poveri disgraziati in transito e falso il black-out assordante sul morto annegato del 4 giugno scorso, rotto soltanto dalla minaccia del neo sindaco leghista di far identificare e allontanare i neri che posavano un fiore per ricordarlo.

Mentre Giorgia e Ursula vuotano col secchiello il Mediterraneo, questa, al microscopio di Ventimiglia, è la variante nazionale leghista del ceppo europeo “Migrazione” e il vaccino è la violenza legale, quella della “Legge Bloodhound".