Lo stato confusionale dei “Nuovi arrivati” che contrabbanda la gestione degli affari correnti come un impegno epico si diffonde a Roma e nel suo piccolo a Ventimiglia.

Si tratta di spendere i soldi del PNRR distribuiti in sei “Missioni” minuziosamente definite, non di vincere la battaglia di Lepanto.

Fino a ieri ci avevano detto che questo non si poteva fare e quello neanche perché i soldi non c’erano, adesso i soldi ci sono e gli affari correnti sono fermi o arrancano.

A Roma se la prendono con la Corte dei Conti per il controllo “concomitante” in itinere durante l'attuazione di ogni singolo piano, programma o progetto a garanzia della sua economicità, efficienza ed efficacia come se nelle regioni e nei comuni italiani ci fossero legioni di nipotini di Leonardo da Vinci di cui fidarsi ciecamente.

Negli enti locali invece se la prendono con l’abuso d’ufficio che spaventa i dirigenti e non li fa firmare, va a finire che i soldi li spenderanno in Ucraina in missili per Zelenski.

A Ventimiglia invece la gestione degli affari correnti per i “Nuovi arrivati” non è ancora un problema, prima devono capire dove sono finiti e di cosa dovranno occuparsi.

Capire “chi” scrive o fa “cosa” e perché, “chi” glielo fa scrivere o fare e a quali condizioni e entro quali limiti e confini e che cosa succede dopo.

Lo stato confusionale inizia da lì e proseguirà man mano che ogni attore di questa fanta-Amministrazione si addentrerà nella “selva oscura” delle proprie deleghe nella quale a ogni passo ti imbatti in un paradosso.

Prendi il ciclo dell’acqua affidato a “Rivieracqua s.p.a.” con il Roya che disseta l’intera provincia però a Villatella c’è un pezzo di Ventimiglia senza acqua potabile o con la sua falda idrica in sofferenza per lo strato di limo portato dalla tempesta Alex che ne impedisce lo scambio osmotico col fiume e però il PNRR preferisce finanziare due nuovi pozzi.

Prendi l’urbanistica con tre varianti di rigenerazione urbana cancellate per alto rischio idraulico, una per incompatibilità col piano paesistico regionale, accordi di programma uno da avviare alla Mortola con Regione e Università e l’altra al Campasso con i privati del Porto degli Scoglietti e il problema urgente invece è il marciapiedi sul ponte Doria.

Prendi i sette SIC di interesse comunitario a Ventimiglia ma affidati alla Provincia e gestiti come non esistessero.

Prendi la mobilità gestita da un’azienda decotta in terapia intensiva che ha portato da anni i libri in Tribunale.

Prendi i servizi sanitari di base sul territorio con i soldi del PNRR in cassa che da un anno aspettano una firma per essere spesi.

L’elenco sarebbe lungo ma per ora resta sulla carta, a Ventimiglia “maiora premunt”: la “Notte Bianca” e lo sketch “Culi & Poltrone - Finale” in Consiglio comunale.