È da un anno che mi dedico anima e corpo alle faccende di Ventimiglia dopo la carognata che hanno fatto a Tano Scullino e così a Sanremo ho saltato qualche puntata di “PORTO NELLA NEBBIA”, una serie social di animazione che va in scena dal vivo e in diretta streaming sul set cittadino con avventurose storie ambientate nel magico mondo dell’Alta finanza e dell’Amministrazione creativa.

L’ultima istantanea che mi torna in mente è il fermo-immagine del 16 marzo scorso quando sul quadrante di Palazzo Bellevue erano scoccate le ore 13 e scadeva il termine per presentare una offerta nella procedura di gara per l’affidamento in concessione, tramite project financing, della progettazione esecutiva, della realizzazione e della gestione dell'intervento di riqualificazione dell'area "PORTO VECCHIO" di Sanremo.

L’aggiudicazione, salvo errore, era prevista con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa da individuare sulla base del miglior rapporto “qualità-prezzo” e la base d’asta era un progetto di fattibilità tecnica economica depositato da “PORTO DI SANREMO, s.r.l.”, società che era stata precedentemente individuata dal Comune di Sanremo come “promotrice” e titolare del diritto di prelazione sull’offerta di un altro concorrente che eventualmente risultasse aggiudicataria.

Per me da quel giorno è calata la notte su Sanremo e su questioni come questa e le mie energie si sono concentrate su Ventimiglia dove sei giorni prima il Prefetto aveva convocato i comizi elettorali e si era scatenata la battaglia delle candidature.

Le elezioni taroccate si sono svolte, nei 30 gg dalla proclamazione NESSUNO a Ventimiglia ne ha chiesto al Giudice amministrativo l’annullamento, avevo anche pubblicato su “MIACATEMIU.IT” il fac-simile di ricorso al TAR Liguria solo da far firmare da un elettore e la faccenda, sul piano operativo, è chiusa.

Tano Scullino in Consiglio comunale sui banchi dell’opposizione adesso è per me nel Macbeth di Ventimiglia l’OMBRA di BANCO.

 

E così il mio periscopio si è di nuovo aperto a 180 gradi su tutto l’orizzonte dell’estremo Ponente e per rinfrescarmi la memoria ho potuto dare uno sguardo anche alle puntate precedenti della fiction “PORTO NELLA NEBBIA”.

Sul fonte giudiziario tutto è fermo al 27 gennaio 2023 e all’Ordinanza n. 00324 della Sezione V del Consiglio di Stato che sospende l’immediata efficacia dell’annullamento dell’intera procedura di gara - esecutivo “ex lege” – che è stato ordinato dal TAR Liguria.

Una pronuncia che però vincola Biancheri a “non formalizzare, prima della definizione nel merito della controversia, la determinazione di aggiudicazione conclusiva della procedura in contestazione” e che “fissa, per la trattazione della controversia nel merito, la pubblica udienza dell’11 maggio 2023”.

Però l’11 maggio 2023 è passato da un bel pezzo e non se ne è più saputo nulla.

 

Trovandosi all’oscuro da settimane e ora da quasi due mesi i Gruppi d’ascolto della serie social hanno fatto come i “lugari” in gabbia quando li metti al buio, hanno preso a cinguettare del più e del meno come niente fosse successo, all’insegna della RIMOZIONE dell’accaduto.

Ultimamente, poi, con l’aiuto della “canavosa”, l’erba degli uccellatori, hanno anche preso a nidificare e a covare in vista delle ELEZIONI COMUNALI 2024 e di una nuova serie social che provvisoriamente intitolerei: “L’ETERNO RITORNO”.

L’ultima covata si chiama “ANIMA”, acronimo di “Amici, Non Intendiamo Mica Andarcene”, e coerentemente si compone di personaggi inamovibili, che quando vengono rimossi tornano sempre sul pezzo, incollati col vischio come i “lugari” sui rami dell’ulivo.

La RIMOZIONE ha per oggetto DUE frasette delle DUE sentenze con le quali il TAR Liguria ha annullato l’intera procedura in project financing, quella n.°01111/2022 del 19 dicembre 2022 e quella n.° 00008/2023 del 3 gennaio 2023.

Nella prima si spiega di aver accolto a suo tempo il rinvio dell’udienza di discussione che era stata fissata per il 2 dicembre 2022 visto che “…la ricorrente Portosole C.N.I.S. s.p.a., …….   ha aggiunto di non nutrire più interesse a coltivare la presente impugnativa, PER VIA DELLA RECENTISSIMA OPERAZIONE SOCIETARIA IN FORZA DELLA QUALE I SUOI AZIONISTI HANNO ACQUISITO LE QUOTE DI PORTO DI SANREMO s.r.l.”.

La seconda frasetta è il punto n.° 8 del dispositivo dal quale pilucco tre concetti: “…. il Collegio ritiene opportuno modulare gli effetti dell’annullamento degli atti impugnati ….. il Comune potrà RIBANDIRE (sic!!!!!) la procedura aperta ….. ponendo a base di gara lo stesso progetto di fattibilità….. ma senza il diritto di prelazione in favore di Porto di Sanremo s.r.l., ristabilendo così la parità di trattamento illegittimamente CONCULCATA.”

 

 

Ipocrisia gesuitica del TAR Liguria, perché non è vero che il CONCULCAMENTO è avvenuto con il riconoscimento della prelazione a favore della società “Porto di Sanremo s.p.a.”.

Facoltà che il Comune di Sanremo ha legittimamente esercitato il 12 agosto 2022 con Determinazione a contrarre n. 3066 e poco dopo il 23 agosto 2022 in un Disciplinare di Gara di 79 pagine dove a pagina 15 in coda al punto n.°3 (OGGETTO DELL’AFFIDAMENTO E DISCIPLINA APPLICABILE) ci sono queste cinque righe.

Eccole: “Ove, all’esito della procedura di gara, risulti vincitore un soggetto diverso dal Promotore, quest’ultimo entro 15 (quindici) giorni dalla comunicazione relativa all’esito della gara, potrà esercitare il diritto di prelazione ai sensi e per gli effetti dell’art. 183, co. 15 del Codice, e divenire aggiudicatario, qualora lo stesso dichiari di impegnarsi ad adempiere alle obbligazioni contrattuali alle medesime condizioni offerte dall’aggiudicatario.”

Il CONCULTAMENTO è avvenuto molto, molto prima, a patire dall’estate del 2017 con la prima Amministrazione Biancheri, quando i tre concorrenti hanno manifestato i loro intenti di massima che saranno formalizzati e messi a confronto dalla Giunta il 15 gennaio 2019, cinque mesi prima delle elezioni comunali di quell’anno.

La delibera n. 9 era il “brumezu” per la massa dei concessionari demaniali di chioschi, distributori, cantieri, dehors, ormeggi e magazzini dei pescatori professionali e sportivi, canottieri, velisti e canoisti e “oves, boves et omnes pecudes” che votano e così al punto n.° 2 del dispositivo stabiliva che tra le tre esaminate “la proposta di maggiore interesse pubblico è quella presentata dalla società Porto di Sanremo, s.r.l.”

E INFATTI al punto n.°3 aggiungeva che: “Debba essere INTEGRATA e MODIFICATA anche alla luce delle richieste delle associazioni pesca e sportive che attualmente hanno una concessione all’interno del porto, eccetera …” prima di poter dichiarare UFFICIALMENTE la “fattibilità e la rispondenza al pubblico interesse” a termini di Legge.

Funzionava se il progetto-base era UNO solo e non TRE, altrimenti scoppiava la Babele, visto che quelli di CNIS Portosole e di Piras erano profondamente diversi anche tra loro, e così l’Amministrazione Biancheri uscente ha cominciato col CONCULCARE entrambi gli altri due concorrenti mettendoli sbrigativamente alla porta.

Biancheri vincerà al primo turno le elezioni, e farà una nuova Giunta con vice sindaco Alessandro Sindoni, attuale chioccia della covata “ANIMA”, (peraltro “assente giustificato” in quella seduta per probabile conflitto di interesse) e l’11 novembre 2019 con delibera n.° 258 ufficializzerà il CONCULTAMENTO.

 

Questa, occhio e croce, è la ricostruzione delle puntate precedenti della serie social “PORTO NELLA NEBBIA” con il cerino in mano al Fondo Reuben subentrato nella titolarità del “PROGETTO DI FATTIBILITÀ” che comunque vada il futuro sindaco o POTRÀ (ma non DOVRÀ) RIBANDIRE in caso di conferma della sentenza del TAR Liguria senza dare a Reuben che ne è proprietario la prelazione oppure in caso di annullamento della sentenza del TAR Liguria DOVRÀ procedere alla assegnazione.

In entrambi i casi in progetto deve essere SEMPRE LO STESSO mentre fin dalla ufficializzazione dell’acquisto di “Porto di Sanremo, s.r.l.” l’acquirente ha dichiarato di voler eliminare il tunnel di via Nino Bixio e ridimensionare radicalmente le condizioni contrattuali.

Il bello è che proprio oggi al Royal gli industriali fanno la loro assemblea annuale con Cottarelli sul tema degli incentivi agli investimenti stranieri nel Ponente Ligure.

A Ventimiglia la Famiglia di S.A.S. il Principe Alberto II di Monaco aspetta ancora da sei mesi la firma sotto un Accordo di Programma alla Mortola per una cinquantina di Milioni non ostante la conclusione favorevole di Regione e di Università di Genova gestore dei Giardini Hambury.

Lo stesso Principe che nella Città di confine ha comprato il cantiere del Porto degli Scoglietti dalla CNIS Portosole in crisi e che aveva presentato con il Gruppo olandese Thielen il Waterfront delle opere a terra e della marina San Giuseppe in argine destro del Roya si è preso una scarpa in faccia.

A Sanremo i Reuben attendono da una decina d’anni di demolire l’ecomostro e adesso si trovano invischiati nel garbuglio di Portovecchio.

E a noi, poveri Cristi, ci tocca pure ringraziare le anime innocenti, pure e candide che RIMUOVONO queste cose e si presentano sui social con un giglio in mano.