Hanno la faccia -diciamo- tosta per non dire altro.

Leggo su “Sanremonews” un torrenziale servizio sulle mirabolanti gesta a Ventimiglia dell’accoppiata “Di Muro-Raco” che sta sbaragliando orde di barbari ventimigliesi che hanno inondato oscuri anfratti, ridenti rii e dolci colline di “materassi, reti, mobili, sedie e sdraio” e che rimette in uno scrigno lindo e sfavillante quella perla di Città che ha liberato dagli sporcaccioni che l’avevano insozzata.

Poi “Milena dei Miracoli” annuncia al popolo di aver “ripristinato anche il servizio di pulizia delle strade e dei marciapiedi cittadini che era stato ideato <Per una città più pulita> e fa seguire un “copia-incolla” a colori distillato da bandi e da progetti per affidamenti a base d’asta, da capitolati, da regolamenti e da contratti e relativi ordini di servizio elaborati, discussi, minuziosamente analizzati anche dalla Magistratura amministrativa fino al Consiglio di Stato.

E ammonisce con tono duro e severo: “Inoltre, ho dato ordine di far partire la raccolta differenziata nelle frazioni. La ditta doveva procedere da marzo del 2023 ma è risultata inadempiente, lo stesso era successo anche per la raccolta dei rifiuti urbani con il metodo porta a porta da Roverino alta a Porra, che ora partirà”.

Smargiassata e fanfaronata che ignora l’iniziale e poi doppio “startup” dell’appalto concesso dal “Responsabile del Contratto” comprensoriale allo scopo di poterlo adeguare alle novità tecnologiche d’avanguardia come le ecoisole, le apparecchiature per lavaggio e spazzamento di ultima generazione e molto altro ancora conquistate sul campo dall’Amministrazione Scullino col bando PNRR-NextGenerationEU-Economia circolare.

Tutte cose successe anni-luce prima del miracoloso ripescaggio in Giunta della nostra suffragetta, subentrata come “prima dei non eletti” e poi surrogata per far entrare dalla porta di servizio l’anima nera che aveva sobillato i congiurati contro il tirannico Scullino.

Dopo aver smesso di ridere, a questo punto, annoto a braccio per gli appassionati della liturgia burocratiche la Rubrica degli avvenimenti principali e delle novità sulle quali l’accoppiata “Di Muro-Raco” stende un velo per farci credere che l’Amministrazione comunale di Ventimiglia aspettasse il loro arrivo per scoprire, affrontare e risolvere il problema dei rifiuti.

In realtà la decisione di abbandonare la frammentazione dei servizi pubblici locali e di gestirli in ambiti ottimali da definirsi in base a criteri economici di scala risale al 2011 e in Regione Liguria al 2014 con una legge che ha dato tutti i poteri alla Provincia e ha avuto applicazione recalcitrante con resistenze dei gestori e dei campanilisti e per certi servizi, come quello del gas nell’Imperiese, deve ancora cominciare.

Agli inizi nel Ventimigliese quello dei rifiuti prevedeva una fase transitoria, da avviare separatamente in tre distinti ambiti provvisori, però nel novembre 2016 il Consiglio provinciale ha deciso di tagliare la testa al toro e di procedere all’affidamento a un Gestore unico del servizio con tutti e 18 Comuni -subito e insieme- e con Ventimiglia capofila.

Così nel 2017 tutti e 18 i Comuni interessati hanno approvato un “Protocollo d'Intesa per la gestione associata del servizio integrato di igiene ambientale del bacino di affidamento ventimigliese” e hanno incaricato la cooperativa Erica Coop di Alba (CN) di integrare la ”Progettazione definitiva/esecutiva dei servizi di raccolta differenziata e redazione degli atti di affidamento in appalto” che due anni prima lei stessa aveva elaborato soltanto per un sotto-bacino di 10 Comuni sempre però con Ventimiglia capofila.

Nello stesso periodo i 18 Comuni hanno costituito una “associazione” nella forma prevista dal Testo Unico degli enti locali (articolo 30) e finalmente nel marzo 2018 il Consiglio provinciale ha messo il sigillo finale al procedimento.

Nell’ottobre 2019 come Dio ha voluto dopo essere stati filtrati da ripetute assemblee dei 18 sindaci, dai 18 consigli comunali e dagli organi associativi gli atti tecnici, amministrativi e finanziari più volte corretti e adeguati con la procedura di appalto sono stati varati in un mare dove galleggiavano mine giudiziarie.

A farla breve nel settembre 2021 la Teknoservice otteneva l’aggiudicazione e il TAR Liguria già nel febbraio 2022 dichiarava inammissibili e improcedibili una raffica di ricorsi e poi in appello nel dicembre 2022 quando a Ventimiglia da sei mesi era insediato il Commissario straordinario De Lucia il Consiglio di Stato con una sentenza di 16 pagine ha consacrato la legittimità e la correttezza dell’Amministrazione Scullino nella complessa istruttoria del procedimento e ha condannato alle spese di giudizio gli appellanti.

Mentre l’accoppiata Di Muro-Raco è stata per 5 mesi a caccia di voti, De Lucia ha dovuto prendere atto dell’aggiudicazione a metà dicembre 2022, ha nominato la funzionaria comunale Bonelli dirigente ad interim responsabile del Comune capofila, ha nominato REC (Responsabile del Contratto) una società di Roma e su sua indicazione ha messo in startup il contratto, ha incassato milioni e milioni del PNRR come ricordavo prima con punteggi molto alti nella graduatoria nazionale e ha ordinato in contemporanea urgenti e radicali interventi sul territorio.

Uno di quelli è la rimozione di una carcassa d’auto alle Gallardi di cui la candidata Raco ha rivendicato il merito, poi smentita dalla Polizia Locale.

Oggi vedere ignorato tutto questo da chi invece dovrebbe occuparsene per mandare a regime una riforma bloccata dallo scioglimento del Consiglio comunale del Comune capofila, e poi leggere che la CGIL-Frontalieri giudica l’operato di Teknoservice inadeguato e vedere più sotto il sindaco e l’assessore delegato a rimuovere pagliericci, brandine e elettrodomestici, beh! ragazzi! è qualcosa che dà la misura della situazione.

Non siamo nemmeno più alle comiche, qui davvero il problema si fa serio.