Credevo fosse il pesce d’aprile in ritardo quando ho letto di una surreale, fantomatica e misteriosa “Conferenza deliberante”.

 

La notizia l’ha data l’assessore Catalano sul “Secolo XIX” di oggi, ecco il titolo.

La “Conferenza dei Servizi” non delibera, lo sappiamo tutti, perché non è un organo deliberativo, viene convocata dal Dirigente quella “preliminare” per la presa d’atto sulla procedibilità “politica” di un “progetto edilizio”, poi di passa a quella “istruttoria” per raccogliere su di esso i pareri degli Enti partecipanti e infine si conclude come “decisoria” che può essere dichiarata dal Dirigente “negativa” oppure “positiva” e in quest’ultimo caso con oppure senza prescrizioni.

La prima supercazzola con scappellamento a “Centrodestra” è che qui Di Muro & Catalano viaggiano a velocità supersonica perchè sono planati sulla attività “edilizia” che viene dopo, mooooolto dopo quella “urbanistica”.

Fino a oggi nel mondo civile prima di usare e trasformare il territorio con l’attività edilizia, lo si pianificava con l’attività urbanistica, vuol dire che d’ora in poi metteremo le calze sopra le scarpe, non prima.

La seconda supercazzola con scappellamento a “Centrodestra” è quella dell’analisi dei “rischi” che precede l’attività urbanistica e che è di competenza sovracomunale, o regionale o statale secondo le competenze costituzionali.

In piccolo riporto l’intestazione della comunicazione di “via libera” della Regione in calce alla surreale, fantomatica e misteriosa “Conferenza deliberante” che NON È PUBBLICATA all’Albo Pretorio ma OSCURATA.

 

La Regione il 7 settembre 2023 ha scritto questo e da SEI MESI loro litigano: “Per tutto quanto sopra, preso atto che la compatibilità delle previsioni della variante urbanistica di PUC, relativa ai distretti DT1a/DT1b e distretto DT6, con le condizioni geomorfologiche del territorio risulta verificata in esito agli accertamenti prodotti, si esprime la liberatoria per gli effetti dell’art. 89 del DPR 380/01 e s.m.i. nei confronti della variante medesima.”

 

La terza supercazzola con scappellamento a “Centrodestra” è quella del rischio idraulico del “Masterplan Borgo del Forte” indicato nella documentazione tecnica esaminata e approvata dalla Regione e che pubblico.

Di Muro, il suo assessore Catalano e gli altri in Giunta, il dirigente area tecnica e i progettisti della nuova passerella non potevano non aver visto il ROSSO FUOCO delRISCHIO IDRAULICO MOLTO ELEVATO” della tavola che ho fotocopiato dal “Masterplan”.

Invece loro hanno falsamente attestato con delibere, determine e progetti asseverati che la passerella era in fascia GIALLA classificata BB in base allo studio DHI s.r.l. di Genova riguardante fasce un chilometro più a monte e a rischio idraulico inferiore.

 

Ecco.